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Electric Priest - Live: Liars, Pan Sonic, Fennesz, Gallon Drunk


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Electric Priest

Live: Liars, Pan Sonic, Fennesz, Gallon Drunk

News del 12/09/2006


Electric Priest - Live: Liars, Pan Sonic, Fennesz, Gallon Drunk


ELECTRIC PRIEST presenta


PAN SONIC (Blast First)


venerdì 3 novembre- Rec Festival - Reggio Emilia


Quello che sorprende di tutta la carriera dei Pan Sonic è come la loro musica, comunque di difficile fruizione per le grandi masse, sia riuscita nel corso degli anni ad entrare di prepotenza nello strano mondo del music-biz. Se in effetti i loro dischi non raggiungeranno mai il platino, è sicuro che le loro performance sono seguite sempre da enormi folle affascinate dalla vaporosa e scheletrica pulsasione elettronica, un viaggio oltre il concetto di fisicità ritmica o emotività sonora.

Mika Vainio e Ilpo Väisänen, ossia i Pan Sonic, nati nel 1993, sono forse l'attuale frontiera della musica world. Provenienti dalla freddissima Finlandia, il duo ha percorso un viaggio sonoro multiforme nell'elettronica new age, che li ha già addirittura visti accanto ad Alan Vega dei Suicide per un acclamato album in coppia.

L'esperienza musicale dei Pan Sonic è imprescindibile dalla quella live e dalla versatilità con la quale il duo si appropria di spazi fisici “altri”. La loro “base” agli inizi era davvero il mondo, si muovevano tra tra Barcelona to Singapore, Sydney, Melbourne, Auckland, Papeete, Easter Island, Buenos Aires, Tijuana, Mexico City, San Francisco, Seattle, Portland, Edmonton, Calgary, Winnipeg, Princeton University, e Reykjavik.

Influenzati inizialmente dalla scena industriale ed arricchiti dagli ascolti di Throbbing Gristle, Einstürzende Neubauten e Suicide, in realtà i Pan Sonic si sono poi appassionati maggiormente di reggae, hip-hop e musica sperimentale.

Componenti primi della loro musica sono la tecnologia, l'ambiente e il materiale psico-fisico umano, lavorandola utilizzando generatori analogici costruiti a mano, campionatori digitali per la sezione ritmica e computer.

Le loro performance sono ormai note in tutto il mondo; in un parco macchine di Londra si esibirono creando effetti stravolgenti con un sistema audio attrezzato su un'automobile: rumori di auto, sirene, assordanti striduli e suono di sterzi; mentre al Festival di Elettronica di Linz, in Austria, la performance dei Pan Sonic si è svolta su un treno che girava intorno all'area…

Sono stati chiamati quest'anno a realizzare un'installazione sonora alla Biennale di Berlino, nella loro lunga carriera hanno collaborato con numerosissimi artisti, tra i quali Philip Glas, Alan Vega dei Suicide, Peaches, Chicks on Speed …

Il loro ultimo lavoro, Kesto (Mute Rec, 2004) è un quadruplo disco di quasi quattro ore di musica. Il primo album è ricco di frammenti e decelerazioni, aperture dark ambiente contaminate da suoni jungle, echi e riverberi che si alternano. Il secondo pare di una più ampia libertà espressiva, alla detonazione abrasiva si sostituisce il sibilo cosmico, con linee ritmiche a cadenze techno ed hip-hop. Nel terzo capitolo di Kesto il fine lavoro digitale di sottofondo è accompagnato da ansia e mistero. Nel quarto troviamo la composizione più lunga dell'intero lavoro, “Radiation”, la sintesi dell'imponente album. Qualcuno ha definito quest'opera la Bibbia dei Pan Sonic, come se davvero il duo finlandese volesse lasciarci qualcosa di così assoluto e definito, ma questa conclusione risulterebbe davvero troppo povera e banale per i Pan Sonic.



GALLON DRUNK


giovedì 28 settembre - Clandestino - Faenza

venerdì 29 settembre- Legnano -Jail

sabato 30 settembre - Torino - Spazio 211


Nei primi anni Novanta sembravano destinati a prendere il posto dei defunti Birthday Party. La prima formazione dei Gallon Drunk comprendeva James Johnston (voce, chitarra, organo), Mike Delanian (basso), Max Decharne (batteria) e Joe Byfield (maracas). Nati nel 1990 nel Nord di Londra, perdono quasi subito il batterista originale Nick Combes. Alla loro apparizione sulle scene si guadagnano ben presto le attenzioni della critica che li descrive come"una sintesi di elementi disparati, dal soul di Memphis al rockabilly primigenio". Dopo aver realizzato alcuni singoli con l'etichetta del loro manager, la Massive, il gruppo firma un contratto con la Clawfist, per la quale realizza l'album di debutto nel 1992. Ripresa l'attività live, il gruppo ha inciso del nuovo materiale in studio che dovrebbe vedere la luce quest'anno, e si è imbarcato in un tour europeo che probabilmente toccherà anche l'Italia, il prossimo autunno. Nel 2001, James Johnston ha fatto il suo debutto nel mondo del cinema recitando nella horror-comedy The Fall of the House of Usher, basata sul racconto di Edgar Allan Poe e diretta da Ken Russell.


LIARS (Mute Rec ) + DEER HUNTER

mercoledì 20 settembre - Torino - Spazio 211

giovedì 21 settembre - Firenze - Stazione Leopolda


E' un rumore che i Liars, fin dai primi passi, in una zona di Brooklyn (Williamsburg) considerata tra le più hip di New York City, con a capo ben saldamente Angus Andrew (nato nelle Filippine, cresciuto in Australia, residente a NYC ormai da un decennio) e potendo contare sulle diversioni di noise punk funk di Aaron Hemphill, e il batterista Ron Albertson (questi ultimi entrambi provenienti da Lincoln, Nebraska) iniziarono a suonare in giro per NYC spargendo il verbo di quello che è stato definito il punk-funk revival, ovvero una delle scene più visibili e cool del momento. Poi arrivarono i tour americani di spalla a Sonic Youth e Jon Spencer Blues Explosion. Poi uno split EP con uno dei gruppi indie rock più “cool” del momento (Oneida). Poi, dopo essere stati messi sotto contratto dalla Mute, le registrazioni del loro primo album, nel garage di Aaron. Il risultato? They Threw Us All In A Trench And Stuck A Monument On Top, al momento una delle cose migliori uscite dalla scena punk funk, anche se molto meno chiacchierata dei Rapture. Oggi , dopo 2 anni , Liars ritornano in scena con il loro terzo disco; " Drum s no dead". In Italia Liars,Angus voce, Julian alla batteria, Aaron alla chitarra, presentano in esclusiva il loro prossimo lavoro live accompagnato da un film prodotto dagli stessi , dvd allegato al nuovo disco.



FENNESZ ( Touch )


sabato 16 settembre - Carpi (MO) - Festival della Filosofia



Christian Fennesz è uno degli esponenti di rilievo della ricerca elettronica minimale e “glitch”, creatore di un mondo subito identificabile, in cui agisce tra campionamenti sonori ed un uso originale della chitarra elettrica. Nella sua musica convivono ricerca e sentimento in un approccio palpitante all’elettronica in grado di creare suggestioni profonde riutilizzando materiali preesistenti.

Fennesz è salito alla ribalta della scena elettronica austriaca alla fine degli anni ’90, collaborando con l’etichetta Mego e pubblicando dischi quali “Instrument” (1995), “Hotel Paral.lel” (1997), “Endless Summer”.

Fennesz ha scritto musica per il cinema e vanta collaborazioni con Jim O’Rourke, con Peter Rehberg [aka Pita], con il trombettista Franz Hautzinger, e con il collettivo Mimeo. Inoltre, nel 2003, Fennesz ha collaborato con David Sylvian per il suo cd “Blemish”.

A Fabbrica Europa Fennesz presenterà i suoni e il video del suo nuovo progetto “Venice” pubblicato su cd dall’etichetta Touch nella primavera 2004. Al disco ha collaborato anche David Sylvian e “Venice” conferma le doti di Fennesz la sua capacità di definire uno scenario sonoro vivo e animato, dopo un lungo lavoro di registrazioni effettuate a Venezia e rielaborate in studio.



www.electricpriest.org info@electricpriest.org



[Comunicato Stampa]