La TeePee ci sta simpatica. E' una delle poche, e l'unica "grande", a spacciare con grande entusiasmo musica stoner, doom e psichedelica. Warlocks, Atomic Bitchwax, Earthless fra gli ultimi dischi interessanti degli ultimi mesi. Ma basta nominare Sleep, High On Fire, Witch, Brian Jonestown Massacre, Graveyard, Hermano, Nebula, Zeke per esaltare più di una persona.
Questi Black Math Horseman arrivano da Los Angeles e sono formati da Sera Timms (basso/voce), Ian Barry (chitarra) Bryan Tulao (chitarra)e Sasha Popovic (batteria).
Il loro disco d'esordio spunta un po' dal nulla, come un regalo senza la festività, ma proprio per questo gli si perdonano i difetti e ci si focalizza sui pregi. Intanto è bene dire che tipo di musica suonano: stoner doom psichedelico con vaghi accenni alla Isis. Ovvero delay spaziale, riff hard impetuosi e voce messianica lontana.
La produzione è a cura di Scott Reeder (Kyuss) il che garantisce un suono lo-fi e generoso di basse ma allo stesso tempo cupo e viaggioso il giusto.
Dicevamo dei difetti. Sicuramente un songwriting non all'altezza delle potenzialità. Ovvio puntare sull'atmosfera, sull'intensità, sul sognante ma è difficile che un brano rimanga più di un altro. Questo porta a farci apprezzare maggiormente quelli più lunghi, più ricchi di complessità e di psichedelia.
Ma il sapore che lascia questo progetto è quello di un prodotto artigianale ricco di suggestioni, esotiche e parecchio oscure. Come un film di genere. Come può essere un disco dei Grails. O degli Swans. Se vi siete incuriositi non lasciatevelo scappare..
[Dale P.]
Canzoni significative: Torment of the Metal, Bird Of All Faiths And None \ Bell From Madrone.
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