A stemperare l' (eccessiva) attesa per il prossimo capitolo della saga Radiohead, ecco che il leader della band ci propone un disco solista, in collaborazione con il super producer Nigel Godrich. Un lavoro sicuramente onesto e sentito, anche se non proprio urgentissimo. Infatti tutto il disco (fieramente composto di solo laptop e voce), è una riproposizione fedele delle parti più pop e ritmate di quel Kid A che spiazzò molti anni fa i fans più rockettari del gruppo. Evidentemente Yorke ebbe molta voce in capitolo all'epoca, almeno dal punto di vista sonoro. Ma non si tratta di solo Kid A: l'aspetto vocale rimanda semplicemente all'ultimissimo 'Hail to the thief', seppur in una dimensione leggermente più diretta, dove spesso emergono falsetti e cori ipnotici e ripetitivi a suggellare le composizioni. L'elettronica di questi nove brani è davvero ben prodotta ed arrangiata: a volte dei pianoforti filtrati sembrano sostituire quelle chitarre acustiche tipiche della dimensione cantautoriale (finale della titletrack), in altre è lo stesso tappeto vocale a dare armonia al tutto, contornato solo da glitches e campioni di synth (Skip divided). Più o meno il livello qualitativo dei brani è omogeneo, e il disco scorre come in una placida nevrosi (!), regalando a volte qualche emozione vera. Il fatto è che sarebbe stato bello sentire questa voce in contesti più variegati... non ci sono più i dischi solisti di una volta.
[Morgan]
Canzoni: The eraser, And it rained all night.
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