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Seconda puntata per la rubrica "Cosa c'è nella tua collezione di dischi?" ospite Morgan Bellini, la mente dietro il progetto Vanessa Van Basten e attualmente al lavoro come Angela Martyr. Vanessa Van Basten sono nati nel 2005 e nei 10 anni di carriera hanno pubblicato due dischi e svariati EP, split e partecipazioni a compilation, remix e una raccolta con demo e outtakes. Taxi Driver Records ha stampato "Disintegration EP", un 10" in vinile con 4 cover dei Cure di Disintegration e la ristampa de "La Stanza Di Swedenborg" in vinile.
Morgan è un divoratore di musica appassionato e competente: in questa occasione ci parla della sua collezione di dischi!
Possiedi più vinili o CD? Ho iniziato a comprare dischi quando i vinili erano ancora molto diffusi, forse più dei compact, ma oggi come oggi mi ritrovo ad avere più cd che vinili, in una proporzione di circa il doppio.
Quando hai comprato il tuo primo disco? Il primo disco acquistato consapevolmente è stato In Utero, alla sua uscita, o forse No Control dei Bad Religion, non ricordo bene... Avevo già cassette metal e rock, prima di queste avevo ascoltato Police, Queen, Sex Pistols, roba italiana più o meno orrenda, Out of Time dei REM, Litfiba…
Hai mai prestato dischi? Sì, di rado, e a persone di cui posso fidarmi in tal senso. Ricordo una situazione imbarazzante in cui fui io con una certa presunzione a chiedere dei vinili a una persona poco più che conoscente, ed egli rifiutò, rovinando quel poco di amicizia che c’era.
Il tuo disco preferito? Difficile a dirsi. A livello oggettistico probabilmente la mia copia di Nevermind, acquistata da mio cugino sempre nel ’93, consumata in modo ossessivo e a cui ovviamente sono legato affettivamente; a livello musicale probabilmente il primo ep dei God Machine, ‘Purity’.
10 (o più, o meno) dischi Gli altri vinili che amo sono quelli acquistati nei primi anni di ascolto, quindi tutti i Pearl Jam, Mudhoney, Soundgarden, Alice In Chains, ma anche Sepultura, Kyuss, Fugazi… alla scoperta dei Cure iniziai a spaziare molto sui generi, e ora non potrei più vivere senza la mia collezione (seppur parziale) di Cocteau Twins, Joy Division, Siouxsie and the Banshees, Killing Joke...
Compri ai banchetti o direttamente dalle band sul web? Dalle band sul web più o meno mai, ai banchetti ogni tanto. Attualmente ho un sistema molto semplice per comprare dischi nuovi: quando scopro un album che mi piace (magari su internet) me lo segno su una lista; quando eccedo i trenta dischi ne compro due o tre, tramite Discogs, aggiungendo ogni tanto qualcosina al pacco dopo aver dato uno sguardo alla collezione low price del venditore.
Come è organizzata la tua collezione? In ordine alfabetico. I vinili di una stessa band cerco di avvolgerli in un’unica busta di plastica (ne ho molte belle grandi, ce ne stanno anche quattro o cinque), in modo da ridurre il volume e risparmiare spazio, però ho notato che così facendo i dischi si rovinano più velocemente, prossimamente comprerò uno stock di buste resistenti e li sistemerò ‘uno ad uno’. Poi ho diversi mobili di cd, un piccolo reparto cassette, cofanetti, promo in bustina e via dicendo.
Possiedi anche singoli (CD, 7", 10", 12")? Certamente, ma non sono mai stato un completista. Avrò una cinquantina di 7 pollici in tutto.
L'oggetto più raro della tua collezione? A parte alcune cose di band che ho già nominato, ho il famoso vinile dei Tad che fu ritirato dal mercato (tizio che tocca le tette di una), il primo ep e White Light degli Swans, una delle primissime stampe di Scum, la prima stampa di Through Silver in Blood col libro dentro, qualche Devil Doll, Mellon Collie (che però è della mia fidanzata in realtà). La cosa più rara e strana che possiedo è però una copia venuta male della versione Contempo di Catastrophe Ballet dei Christian Death: su un lato del vinile lo sticker rotondo ha la facciazza di Piero Pelù dei Litfiba, che all’epoca uscivano su Contempo col singolo di ‘Yassassin’che roba. Forse qualche collezionista dei fiorentini potrebbe essere interessato...lancio l’appello?
Hai dischi dei tuoi genitori? Qualcosa dei Police, un po’ di classica diretta da Von Karajan… la roba italiana non l’ho nemmeno recuperata dai miei, però a pensarci bene La donna cannone di De Gregori avrei potuto ascoltarla, qualche volta.
Collezioni una band, un'etichetta? Non da completista a tutti i costi, ma colleziono God Machine e Katatonia (quelli prima di Viva Emptiness, oramai producono inutili pezzi di plastica…). Il disco più raro dei God Machine, ovvero il secondo in vinile, cel’ha in realtà il mio ex bassista Stefano Parodi, gliel’ho regalato io, e mi sa che non ci sarà mai più verso di ritrovarne uno in giro! Comunque se a un banchetto di usato c’è un qualsiasi disco della 4AD, lo faccio mio perché le copertine sono splendide e spesso anche il contenuto.
Cosa hai comprato da Taxi Driver recentemente? Il nuovo dei Conan. Cd di Pantera e At the Gates a prezzo ridotto. Però vorrei anche un Fabio Cuomo in vinile...ma perché da Genova non mi arrivano mai dischi in regalo? Beviamoci su...
Come fruisci della tua collezione musicale? Orari, situazioni, impianto? Ascolto una media di 6 ore di musica al giorno. Spesso mi avventuro in rassegne complete di band, partendo dal primo album e completando i buchi della mia collezione grazie a internet. Quando ne vale la pena, vado poi ad acquistare questi buchi. La mia situazione tipica prevede il mio salotto, orario serale, luci psichedeliche, volume da denuncia ai carabinieri, una buona bottiglia di vino friulano (Cabernet o Refosco) e...qualcosa di verde. Sono molto orgoglioso del mio impianto. Non si tratta di roba particolarmente costosa, da audiofili, ma l’ho assemblato in più di 15 anni e a parte qualche sostituzione suona benissimo. Due casse Boston ben rodate, lettore NAD (prima avevo dei cdj della Gemini, suono orribile ma leggevano anche i poggiabicchieri), ampli Onkyo e un favoloso preamp JVC degli anni ‘80 per i vinili (letti però da un giradischi non proprio all’altezza). Cd e computer li filtro con un vecchio equalizzatore Technics che scalda tutto alla grande. Comunque quello che ho capito ormai è che la stanza è fondamentale.
Hai mai venduto o buttato via dischi?
Ho venduto qualcosa di veramente inutile, ma nonostante la tentazione mai promo o dischi di band locali di cui sono zeppo. Ho regalato al mio ex batterista Roby un terribile disco dei Therion che altrimenti sarebbe finito nella spazzatura. Non che non abbia altra rumenta a casa, ma quello ‘era troppo’.
Ascolta La Stanza di Swedenborg su Bandcamp dei Vanessa Van Basten, ristampato in vinile su Taxi Driver Records.
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