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Concerto Wucan del 18/02/2023



Kim Gordon - The CollectiveKim Gordon
The Collective
High On Fire - Cometh The StormHigh On Fire
Cometh The Storm
Cell Press - CagesCell Press
Cages
Pissed Jeans - Half DivorcedPissed Jeans
Half Divorced
Moor Mother - The Great BailoutMoor Mother
The Great Bailout
The Messthetics - And James Brandon LewisThe Messthetics
And James Brandon Lewis
Brat - Social GraceBrat
Social Grace
Gouge Away - Deep SageGouge Away
Deep Sage
The Body - & Dis Fig - Orchards of a Futile HeavenThe Body
& Dis Fig - Orchards of a Futile Heaven
Chelsea Wolfe - She Reaches Out To She Reaches Out To SheChelsea Wolfe
She Reaches Out To She Reaches Out To She

Raindogs

Savona

18/02/2023

Seguo i Wucan fin dagli esordi e devo ammettere che è una band che sogno di vedere da parecchio tempo. I loro dischi di retro hard rock sono molto belli ma si intuisce che la loro dimensione ideale sia quella dal vivo e la conferma mi è arrivata nel periodo pandemico grazie allo splendido live in sala prove pubblicato su Youtube . Il palco si presenta ben assestato: amplificatori più o meno vintage, tastiere e synth, theremin, flauto, chitarre Gibson e Danelectro, basso Fender, batteria Sonor. Dopo una breve intro psichedelica il quartetto capitanato dall'esuberante Francis Tobolsky parte subito rockeggiando con il brano "Kill The King", tratto dal recente Heretic Tongues, praticamente la summa di quello che ascolteremo in concerto: riff hard rock, flauto folk/prog, voce calda e ritmo incalzante. Con la successiva "Ebb And Flute" il salto all'interno del mondo progressive si fa ancora più marcato, ma senza perdersi in inutili prolissità ma anzi preferendo orecchiabilità e un incedere vagamente stoner rock. Mentre inizia il gioco del riconoscere i riferimenti (Black Sabbath, Jethro Tull, Genesis, Dio, King Crimson e chi ne ha più ne metta) Wucan si estraggono il singolo "Don't Break The Oath" che vede Francis anche alla chitarra. Coro anthemico, riff semplice ma efficace che sembra una versione hard soul delle Runaways. Enfasi soul che viene ancora più accentuata da un altro singolone dell'ultimo disco: la psych-dance "Far And Beyond", ovvero uno splendido mix fra Donna Summer e Ronnie James Dio. Oltre al flauto e alla chitarra l'irrequieta Francis si lancia al theremin in "Vendetta (Fette Deutsche)": se mai avessimo dei dubbi la ragazza è decisamente appassionata. Ma la band non è da meno: mai una sbavatura, efficaci nel non sembrare dei semplici gregari. Siamo quasi alla fine e c'è il tempo del ripescaggio di "Night To Fall" e della cover di "Zwischen Liebe und Zorn", classico brano tedesco del Klaus Renft-Combo.

Gran finale con Physical Boundaries prima di regalare ai presenti un bis finale.

Gruppo fantastico, capace di riassumere il meglio degli anni 70 con competenza e passione e con una cantante che interpreta splendidamente ogni attimo del concerto.

[Dale P.]


Recensioni dei protagonisti del concerto:
Wucan - Heretic TonguesWucan
Heretic Tongues

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