Home Recensioni News [ Speciali ] Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock metal punk indie experimental pop elettronica

Il Tributo - Johnny Cash




Johnny Cash - Il Tributo


Da quando è morta June Carter si sapeva che il povero Johnny Cash (anzi, John R. Cash) l'avrebbe raggiunta molto presto. Aldilà del suo stato di salute, irremediabilmente compromesso ormai da anni, quello che realmente conta è la figura assolutamente angelica (nel senso di protezione e guida) della dolce moglie June. Johnny Cash è leggenda soprattutto grazie a sua moglie. Non una figura speculativa e venditrice tipo Sharon Osbourne, ma un'ancora di salvezza in una vita segnata da ogni tipo di abuso.



Niente può essere più chiaro di Johnny: "Cerano canzoni prima della radio, d'amore che resta e d'amore che va / scrivevano melodie malinconiche e parole in rima colme di lacrime / prima del mio tempo / Niente è cambiato tranne i nomi / il loro amore bruciava proprio come il mio / Ma quello che i maestri del passato avevano è quello che provo per te / l'amore è amore e non cambia in un secolo o due / Se in qualche modo avessero potuto vedere / come sarebbe stato per me e te / avrebbero desiderato un amore come il tuo / desiderato un amore come il mio".





Ma di non solo amore è fatto JC, anzi. Una recente antologia intitolata Love / God / Murder, spiega il multiverso del grande autore (quante canzoni ha scritto? Quante ne ha inciso??) fatto anche di Dio (uno dei primi dischi, Hyms by Johnny Cash, era di carattere religioso) e di crimini (omicidi, violenze, droghe, prigioni, come scordare tutto questo?). La costante è sempre stata la musica. Pochi sono in grado di illustrarvi l'intera discografia (immensa) partita nel 1955. Ascoltando brani come Cry Cry Cry (il suo primo singolo) sembra di tornare indietro di secoli. Ma il linguaggio è sempre quello. Moderno, anzi assolutamente fuori tempo, che solo i grandi comunicatori possiedono.

Sono qua con due soli dischi davanti: le prime registrazioni per la Sun Records e American IV. Il primo e l'ultimo. Aldilà delle tecniche di registrazione e dei budget, i due dischi mantengono una vitalità e un'attitudine che NESSUNO nel music business è riuscito a tenere. Pensate chi, in 50 anni di carriera, è riuscito a mantenere dei livelli di grandezza e "selvatichezza" da invidiare ad un ragazzino? Ascoltatevi "The Man Comes Around". E' una canzone potente, che nessun urlo hardcore potrà mai eguagliare. Potete crederci o meno, ma per me Johnny Cash (e vi parlo da 23enne, non da 70enne!!) è stato il più grande. L'ho pensato il giorno che ho ascoltato per la prima volta le sue canzoni. La prima volta che ho ascoltato la sua voce. L'intensità. Quell'intensità che forse avevano i "cantori" in un'altra epoca. Lui parla a te. Non alla gente. Proprio a te. Che tu sia un santo o un assassino.





[Dale P.]
RECENSIONI
Johnny Cash - A Hundred HighwaysJohnny Cash
A Hundred Highways
Johnny Cash - The Man Comes AroundJohnny Cash
The Man Comes Around

NEWS


07/06/2006 I Dettagli su American V