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Concerto Nashville Pussy - Sacri Monti del 26/07/2019



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Cascina Bellaria

Alessandria

26/07/2019

Cascina Bellaria è un "Rural Music Club", una splendida location in mezzo al nulla, in provincia di Alessandria; quasi un segreto per pochi ma che meriterebbe di essere conosciuto da tanti. Con un programma estivo le cui serate imperdibili erano prossime al 100% abbiamo deciso di partecipare all'accoppiata stravagante Sacri Monti e Nashville Pussy. I primi sono un gruppo stoner psichedelico proveniente da San Diego, con membri che militano anche in Pharlee e Monarch. Sacri Monti vivono come fossero nella California degli anni 70 e suonano esattamente come una delle tante band heavy rock del periodo. La partenza è decisamente col botto, dopo qualche minuto di riscaldamento Sacri Monti ruggiscono e giocano a carte scoperte. Organetto psichedelico, doppie chitarre perse in assoli e riff settantiani, massiccia sezione ritmica che macina senza sosta. A causa di alcuni problemi tecnici la band si distrae e a metà scaletta perde di fluidità e di resa, mostrando limiti che avevamo perdonato nei primi minuti dell'esibizione. Ma regalano lo stesso un concerto godibile e divertente, anche se gli auguriamo di curare maggiormente il muro di suono in futuro.

Nashville Pussy, spero che li conosciate tutti: provenienti dall'esperienza garage punk dei Nine Pound Hammer nel 1997 esordirono con il tellurico "Let Them Eat Pussy", scorrettissimo album di boogie punk. A distanza di 20 anni sono ancora in attività, appesantiti, spelacchiati ma sempre carichi come molle. Rispetto al concerto dei Sacri Monti siamo totalmente in un altro campionato. Blain Cartwright sputa i suoi testi di vita rock and roll sui riff semplici ma efficaci della diavolessa della sei corde Ruyter Suys. Dall'altro lato la bassista Bonnie Buitrago sostiene efficacemente il groove e l'aspetto da peepshow da balera. A metà concerto scatta l'acquazzone sulle nostre teste ma che invece di rovinare il concerto ha creato un'atmosfera da festival rock. Eravamo in forse 50 persone ma potevano essere 50000. Ci siamo sentiti come il pubblico dei Metallica, che nelle recenti date italiane ha subito pioggia per ore e ore, ma con musica decisamente migliore e una band che ha dimostrato che si può essere "anziani" e rockeggiare come dei pivelli.

[Dale P.]



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