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Taxi Driver, in collaborazione con Tempo Rock di Gualtieri (RE), mette in palio due biglietti per l'unica data italiana degli American Head Charge che si terrà Sabato 25 Novembre. Supporter Act: Panic Cell. Per aggiudicarsene uno seguite le istruzioni: 1) Iscriviti al Forum di Taxi-Driver con una mail valida. 2) Lascia almeno 3 messaggi nel Forum, su qualunque argomento, ma in regola con la netiquette (no spam, flame, flood ecc) 3) Manda una mail a webmaster@taxi-driver.it entro il 20 Novembre 2006 specificando il tuo username nel forum e il nome e cognome "reali". Fra tutti i partecipanti saranno estratte le due persone a cui saranno comunicate le modalità di ritiro del biglietto. Buona fortuna!! Biografia Suonano come se la loro vita dipendesse dalla furia che riversano negli strumenti. Ed è proprio così: se non suonassero, probabilmente non esisterebbero. Gli American Head Charge sono la vera salvezza, fisica e morale, di un gruppo di sbandati arrivati sull'orlo del baratro. Fato o fortuna, la vita della band nasce in uno dei punti più bassi della vita di Chad Hanks e Martin Cock, quando i due stanno affrontando un duro programma di recupero e riabilitazione in un centro di Minneapolis. La prima canzone la scrivono come terapia per Chad, che ha già militato in band metal che spaziavano dal glam all'industrial. Dilapidando tutte le entrate per stare dietro ai suoi vampireschi vizi. La strada di Martin non è stata molto diversa: nato a Washington e cresciuto a San Francisco, si trova a Minneapolis per scontare gli stessi peccati dopo aver suonato la chitarra e cantato fin dalla più tenera età. Il primo pezzo è l'inizio della rinascita: i due buttano tutte le loro energie nella creazione della loro nuova band, gli American Head Charge. Dividono ogni momento fisico e psichico della band, si scambiano le parole dei testi, lavorano a quattro mani agli spartiti, intervengono l'uno nel lavoro dell'altro. Sempre in una sorprendente armonia e sintonia che hanno del paranormale. La fama della band, nonostante l'incostanza degli altri membri, diventa sempre più forte dalle parti di Minneapolis, dove gli American Head Charge si permettono di sconsacrare il celebre First Avenue (quello di Prince e di "Purple Rain") portandoci un paio di migliaia di fans assatanati per il loro esordio autoprodotto "Trepanation". Intanto la band si presenta per l'apertura dei concerti di Type O Negative, Slipknot, Powerman 5000 e System Of A Down. E con quest'ultimo strappano un contratto con la American Recordings e la promessa di lavorare al loro primo vero disco. Poco tempo dopo si chiudono nello scantinato di Rick Rubin e tre mesi senza staccare la spina sono il pegno da pagare per uscirne con un album clamoroso, "The War Of Art", che spinge violentemente il nightmare grindcore della band oltre ogni limite. Ma il violento delirio autodistruttivo in cui cadono sconvolti dalla droga durante l'Ozzfest tour dello stesso 2001 rischia di diventare la fine ultima della breve vita degli American Head Charge. I viaggi terapeutici nel centro di riabilitazione riprendono da capo, ma questa volta i membri della band riescono misticamente a trasformare le loro pulsioni suicide e autodistruttive in nuova musica. È il lavoro al disco a diventare la loro terapia contro la rabbia che provano verso il mondo, verso gli altri e spesso verso se stessi, e nonostante cadute e risalite nel 2005 gli American Head Charge riescono a pubblicare "The Feeding", il loro primo album pubblicato per la label Nitrus/DRT. |
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