Prendiamo due piccioni con una fava. Questa recensione vale sia per "War Of Art" degli American Head Charge, sia per "The Fake Sound Of Progress" dei Lostprophets. Perchè? Bhè, è semplice: gli album racchiudono tutto quello che non vorremmo mai sentire. La banalizzazione di un genere o, addirittura, della musica. Entrambi i gruppi (uno americano l'altro gallese, a dimostrazione che ovunque si può essere banali) si cimentano in un nu-metal pieno di clichè. Maschere, chitarre ribassate, voci doppie e alla Mike Patton, dj e tutto quello che è alla moda fanno di questi due gruppi il modo più stupido in cui investire dei soldi. Sia da parte vostra che dalla parte delle etichette discografiche. E' inutile fare un singolo carino e riempire l'album di schifezze. Statene lontani con tutte le vostre forze.
[Dale P.]
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