Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock [ metal ] punk indie experimental pop elettronica

Deflore - Human Indu[B]strial (Subsound)

Ultime recensioni

Kim Gordon - The CollectiveKim Gordon
The Collective
High On Fire - Cometh The StormHigh On Fire
Cometh The Storm
Cell Press - CagesCell Press
Cages
Pissed Jeans - Half DivorcedPissed Jeans
Half Divorced
Moor Mother - The Great BailoutMoor Mother
The Great Bailout
The Messthetics - And James Brandon LewisThe Messthetics
And James Brandon Lewis
Brat - Social GraceBrat
Social Grace
Gouge Away - Deep SageGouge Away
Deep Sage
The Body - & Dis Fig - Orchards of a Futile HeavenThe Body
& Dis Fig - Orchards of a Futile Heaven
Chelsea Wolfe - She Reaches Out To She Reaches Out To SheChelsea Wolfe
She Reaches Out To She Reaches Out To She
Matt Cameron - Gory Scorch CretinsMatt Cameron
Gory Scorch Cretins
Sprints - Letter To SelfSprints
Letter To Self
meth. - Shamemeth.
Shame
Hauntologist - HollowHauntologist
Hollow
Eye Flys - Eye FlyesEye Flys
Eye Flyes
Slift - IlionSlift
Ilion
Flooding - Silhoutte MachineFlooding
Silhoutte Machine
Remote Viewing - Modern AddictionsRemote Viewing
Modern Addictions
High Priest - InvocationHigh Priest
Invocation
Briqueville - IIIIBriqueville
IIII

Deflore - Human Indu[B]strial
Titolo: Human Indu[B]strial
Etichetta: Subsound
Anno: 2006
Produzione:
Genere: metal / industrial / alternative

Voto:



Che piacere sentire questi dischi. Sono quei classici lavori che riprendono un genere un po' dimenticato, messo da parte dalle mode, cercando di proiettarlo nel futuro. Stiamo parlando di quella splendida stagione del metal industriale degli anni '90, quando ancora l'elettronica non era stata fagocitata dalle grandi produzioni 'heavy', e un manipolo di bands avveniristiche affidava interamente la propria sezione ritmica a samples e drum machines. Godflesh, Ministry, Prong, Die Krupps ci regalarono i loro grandi capolavori, poi il nulla.

Questi Deflore (numero di catalogo 001 per la neonata Subsound records, ottimo esordio!) riprendono il filo da dove si era spezzato, e proseguono nella direzione di un suono monolitico e ripetitivo, forte di contaminazioni attualissime che vanno dallo stoner (arrivando spesso a soluzioni simili ai connazionali Ufomammut) al postcore di Isis e compagnia. Undici tracce strumentali, prodotte in modo eccellente: un ascolto arduo che rende al massimo su impianti potenti (questa non è roba da walkman...). L'elettronica è programmata con rara perizia, e rappresenta a mio avviso il punto forte dell'intero lavoro, in quanto i pattern chitarristici, non proprio originalissimi, difficilmente reggerebbero ascolti prolungati senza annoiare gli orecchi meno esperti. Tra bordate spaventose e campionamenti metalmeccanici si giunge ogni tanto a fraseggi più soffusi, in cui le dissonanze si smussano e c'è tempo (poco) per respirare. In questi frangenti i due musicisti romani mi sembrano una versione dub dei Tool. Solo che a partire da questi 'stati' non approderemo a complessi barocchismi armonici, ma al freddo acciaio di un orologio mastodontico.

Mi auguro (da estimatore del genere) che questa band osi ancora di più in futuro: tra questi solchi sento le potenzialità di un nuovo modo di intendere il rock industriale. E, senza scomodare troppo il vecchio Broadrick (che ha continuato a cantare in tutti questi anni), un'altro felice capitolo del rapporto uomo\macchina.

[Morgan]

Canzoni significative: S-Zwein, Connect.


Questa recensione é stata letta 3122 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



tAXI dRIVER consiglia

Godflesh - PurgeGodflesh
Purge
Deflore - Human Indu[B]strialDeflore
Human Indu[B]strial