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Concerto Low - Divide And Dissolve del 12/05/2022



Akhlys - House Of The Black GeminusAkhlys
House Of The Black Geminus
Alora Crucible - Oak Lace ApparitionAlora Crucible
Oak Lace Apparition
Midwife - No Depression In HeavenMidwife
No Depression In Heaven
Julie - My Anti-Aircraft FriendJulie
My Anti-Aircraft Friend
Kollapse - ARKollapse
AR
Unto Others - Never NeverlandUnto Others
Never Neverland
Castle - Evil RemainsCastle
Evil Remains
Knoll - As SpokenKnoll
As Spoken
Uniform - Nightmare CityUniform
Nightmare City
Uniform - American StandardUniform
American Standard

Teatro Duse

Bologna

12/05/2022

Sono ormai più di 20 anni che ascolto e amo i Low. Nel tempo ho imparato ad amare anche i dischi che all'uscita non mi entusiasmavano e reputo l'ultimo "Hey What" uno dei dischi più belli degli ultimi anni, perfetta testimonianza di una band che sa rinnovarsi mantenendo forte la propria identità. Avevo quindi una grande curiosità di vedere la band in azione e a causa di un guasto al loro van rischiavo di non vederli. Per fortuna, poco prima dell'inizio del concerto hanno raggiunto il Teatro Duse.

Mi aspettavo un set più "sperimentale" mentre Alan e Mimi, aiutati al basso dalla giovane musicista Liz Draper, si presentano in formazione classica puramente rock. Fin dall'inizio mettono le cose in chiaro: sono qui per suonare il nuovo "Hey What". Ironicamente non sarà tanto chiaro il set luci: la band sarà appena percettibile, illuminata scarnamente da faretti blu e un megaschermo in cui verranno proiettate immagini molto lofi, ritoccate e rimodellate assecondando il senso della musica.

Il sound proposto dal vivo è notevolmente più "heavy" che su disco, in alcuni tratti sembrava quasi di ascoltare una band "doom". L'approccio con cui vengono suonati i nuovi brani non è tanto lontano da quello "folk elettrico" di Dylan Carlson degli Earth. Se vi dicessi che mi è sembrato di ascoltare uno strano ibrido fra Black Sabbath, Joy Division e Neil Young penserete che sono pazzo? Ovviamente Alan e Mimi suonano esclusivamente come possono solo loro, con quelle armonie vocali strazianti, quei tempi narcolettici, quelle scariche nervose che sanno tanto di anni 90. Sono senza dubbio i più bravi a fare quello che fanno, sebbene se andassimo ad analizzare scopriremmo ingredienti semplici, come quelli citati sopra. Ma a fare la differenza è la grazia e la sensibilità con cui i brani sono scritti e di conseguenza suonati e proposti al pubblico, l'alchimia fra i due consorti così diversi eppure così complementari. La classe degli arrangiamenti, scelti con cura come se fossero erbe aromatiche provenienti dal loro orto.

In scaletta alcuni grandi classici come "Sunflower" (ok, posso morire felice) e il gran finale di "Canada" (da Trust) ma come già detto hanno preferito concentrarsi su Hey What e l'ottimo e poco considerato "One And Sixes".

Un concerto liberatorio per il pubblico che finalmente ha potuto applaudire chi li ha accompagnati in periodi tristi facendogli vedere spiragli di luce e bellezza.

In apertura il duo Divide And Dissolve. Giovanissime ed energiche, hanno suonato un buon drone metal in grado di far vibrare le poltroncine del teatro in più di una occasione. Molto acerbe sia nell'approccio che nel songwriting hanno proposto una manciata di brani dal loro unico (e per me ottimo) disco. Di un altro campionato rispetto ai Low (se loro si giocano lo scudetto in serie A le due ragazze sono ancora in Promozione) ma da volerle bene anche solo per il fatto che sono cresciute a pane e primi Melvins.

[Dale P.]


Recensioni dei protagonisti del concerto:
Divide And Dissolve - Gas LitDivide And Dissolve
Gas Lit
Divide And Dissolve - SystemicDivide And Dissolve
Systemic
Low - Hey WhatLow
Hey What
Low - The Great DestroyerLow
The Great Destroyer
Low - Things We Lost In The FireLow
Things We Lost In The Fire
Low - TrustLow
Trust

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12/05/2022Low
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