Può sembrare superfluo parlare della colonna sonora di "About A Son", documentario su Kurt Cobain, ma in realtà offre gli stessi motivi di interesse che mi portarono ad amare i Nirvana oltre al consueto armamentario di dischi, grazie alla sensibilità di Kurt, così come di parecchi altri artisti dell'epoca passati di botto dall'underground al mainstream (vedi i Sonic Youth), di citare sempre e comunque i suoi padri ispiratori, facendoci scoprire un mondo variegato celato dietro ai semplici accordi di "Smells Like Teen Spirit".
Questa colonna sonora ce lo ricorda in parte, oscurando per esigenze di copione o, banalmente di diritti, molte altre chicche tratte dalle cassettine compilation del giovane Cobain.
Inframmezzato da brevi spezzoni parlati e aperto e chiuso da due brani inediti composti per il film da Steve Fisk e Benjamin Gibbard, questa raccolta racchiude il meglio dell'underground anni 80 unita al consueto classic rock che qualunque ragazzo nato negli Stati Uniti alla fine degli anni 60 non poteva non ascoltare.
Troviamo quindi Scratch Acid, Melvins, Mudhoney, Bad Brains, Butthole Surfers a rappresentare i gusti "weird", Vaselines, REM, Half Japanese per quelli pseudo pop, Arlo Guthrie, Creedence Clearwater Revival, Leadbelly, Iggy Pop, David Bowie e l'amico Mark Lanegan per quelli più classicamente rock.
Dispiace però ascoltare una compilation così maschilista quando un artista come Kurt ha sempre mostrato un forte legame con la scena femminista (non solo per il matrimonio con Courtney): L7, Bikini Kill, Hole, Babes In Toyland, Shonen Knife, Slits ci sarebbero entrate tranquillamente, così come , per altri motivi, Flipper, Beat Happening, Black Flag e Sonic Youth sono gravi mancanze.
Onore comunque all'operazione, che riesce comunque a non suonare banale, pur trattando un'icona universale come Kurt che dovrebbe (purtroppo) mettere d'accordo qualsiasi tipo di pubblico...
[Dale P.]
Canzoni significative: Graveyard, Eye Flys, Son Of A Gun.
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