Dopo un periodo mentalmente burrascoso Mike Patton decide di rimettersi in moto facendosi un giro sulla sua super band meno celebrata: Dead Cross. Nati come progetto avant-hardcore di Dave Lombardo (Slayer, batteria), Justin Pearson (Locust, basso), Michael Crain (Retox, Cunts, chitarra) e il compianto Gabe Serbian, Mike se li è presi sotto l'ala protettiva e appena Gabe decise di mollare subentrò senza troppi problemi. Il primo disco omonimo uscì 5 anni fa e sembrò rimanere l'unico.
Patton sa bene che se è al centro di un super gruppo i suoi fan 40/50enni non avranno problemi ad ascoltarlo e, molto spesso ad amarlo. Questa formula gli consente una vita artistica prolungata e di mantenere uno status sempre alto, almeno fra chi lo adora. "II" non delude, anzi se possibile alza l'asticella del primo disco. Di che si tratta? Pensate ad una via di mezzo fra i Tomahawk e i Fantomas, tanto per rimanere in casa. C'è la forma canzone sbilenca ma anche tanta follia, i singoloni buttati in mezzo a soluzioni deliranti. Mike Crain, venendo dal noise (ascoltatevi i meravigliosi Cunts) ci mette il sapore Jesus Lizard ma allo stesso tempo è un chitarrista duttile, sebbene senza un suono immediatamente riconoscibile sa suonare praticamente tutto: metal, thrash, hardcore, punk, grindcore. Justin supporta alla grande mentre Dave Lombardo suona sempre come se fosse un ragazzino in vena di spaccare la batteria.
"II" non è un capolavoro ma si fa ascoltare volentieri. Non mostra nessun lato inedito di Patton, anzi gioca brillantemente con i suoi clichè. Sebbene sia completamente 2022 è un ottimo disco di 20 anni fa, compresa la produzione di Ross Robinson (!!!). Nel bene e nel male.
[Dale P.]
Canzoni significative: Love Without Love, Ants And Dragons.
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