Tra i nomi nuovi della scena neo jazz londinese assieme a The Comet Is Coming e Sons Of Kemet troviamo gli Ezra Collective. Debuttano un paio di anni fa con l'EP Chapter 7, diventano backing band di Jorja Smith e finalmente raggiungono oggi l'atteso traguardo del disco di debutto. "You Can't Steal My Joy" consegna una band che si gioca la carta del divertimento, richiamando quel modo di fare jazz un po' anni 80: pulito, sorridente e tendenzialmente innocuo. In poche parole Acid Jazz e smooth jazz. Ma in realtà, tra un ballo e l'altro, la band prende direzioni più moderne, interessanti e a tratti esaltanti. Quando pigiano sull'acceleratore, soprattutto, ma anche quando accompagnano. Svetta su tutto proprio il brano con Jorja Smith ("Reason In Disguise"), uno splendido soul che avrebbe meritato di non essere un caso a parte rispetto al disco.
Ezra Collective sono dei perfetti session man, un po' insicuri nella strada da intraprendere e che sicuramente danno il meglio di sè dal vivo. Non a caso la copertina è uno scatto post concerto. Rimandati al prossimo disco. Non necessariamente a loro nome.
[Dale P.]
Canzoni significative: King Of The Jungle, You Can't Steal My Joy, Reason In Disguise.
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