Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock metal punk indie experimental pop elettronica

Ezra Collective - You Can't Steal My Joy (Enter The Jungle)

Ultime recensioni

Brume - MartenBrume
Marten
Generation Of Vipers - Guilt ShrineGeneration Of Vipers
Guilt Shrine
Föhn - CondescendingFöhn
Condescending
Full Of Hell - & Andrew Nolan - Scraping The DivineFull Of Hell
& Andrew Nolan - Scraping The Divine
Defacement - DualityDefacement
Duality
God Bullies - As Above So BelowGod Bullies
As Above So Below
Five The Hierophant - ApeironFive The Hierophant
Apeiron
Jerry Cantrell - I Want BloodJerry Cantrell
I Want Blood
Demon & Eleven Children - Demonic FascinationDemon & Eleven Children
Demonic Fascination
Oranssi Pazuzu - MuuntautujaOranssi Pazuzu
Muuntautuja
Chat Pile - Cool WorldChat Pile
Cool World
Blood Incantation - Absolute ElsewhereBlood Incantation
Absolute Elsewhere
Alexander Gregory Kent - Teaches Dust to ReasonAlexander Gregory Kent
Teaches Dust to Reason
Human Impact - Gone DarkHuman Impact
Gone Dark
Akhlys - House Of The Black GeminusAkhlys
House Of The Black Geminus
Alora Crucible - Oak Lace ApparitionAlora Crucible
Oak Lace Apparition
Midwife - No Depression In HeavenMidwife
No Depression In Heaven
Julie - My Anti-Aircraft FriendJulie
My Anti-Aircraft Friend
Kollapse - ARKollapse
AR
Unto Others - Never NeverlandUnto Others
Never Neverland

Ezra Collective - You Can't Steal My Joy
Autore: Ezra Collective
Titolo: You Can't Steal My Joy
Anno: 2019
Produzione: Eric Lau
Genere: jazz / funk / pop

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:




Tra i nomi nuovi della scena neo jazz londinese assieme a The Comet Is Coming e Sons Of Kemet troviamo gli Ezra Collective. Debuttano un paio di anni fa con l'EP Chapter 7, diventano backing band di Jorja Smith e finalmente raggiungono oggi l'atteso traguardo del disco di debutto. "You Can't Steal My Joy" consegna una band che si gioca la carta del divertimento, richiamando quel modo di fare jazz un po' anni 80: pulito, sorridente e tendenzialmente innocuo. In poche parole Acid Jazz e smooth jazz. Ma in realtà, tra un ballo e l'altro, la band prende direzioni più moderne, interessanti e a tratti esaltanti. Quando pigiano sull'acceleratore, soprattutto, ma anche quando accompagnano. Svetta su tutto proprio il brano con Jorja Smith ("Reason In Disguise"), uno splendido soul che avrebbe meritato di non essere un caso a parte rispetto al disco.

Ezra Collective sono dei perfetti session man, un po' insicuri nella strada da intraprendere e che sicuramente danno il meglio di sè dal vivo. Non a caso la copertina è uno scatto post concerto. Rimandati al prossimo disco. Non necessariamente a loro nome.

[Dale P.]

Canzoni significative: King Of The Jungle, You Can't Steal My Joy, Reason In Disguise.


Questa recensione é stata letta 362 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



tAXI dRIVER consiglia