Ricordo come fosse ieri che in Gran Bretagna qualche anno fa davano per morta la chitarra (e il rock) e i giovani compravano esclusivamente piastre da dj per fare musica. A distanza di una decina di anni, come tutti i cicli e ricicli storici, i giovani hanno ripreso in mano le chitarre e hanno ricominciato a pubblicare dischi rock in gran quantità.
La New Heavy Sounds è specializzata nel cercare, come dice il nome stesso, nuove sonorità pesanti. E' londinese e ha nel roster ottime band come Vodun, Mammoth Weed Wizard, Black Moth, BlackLab. L'ultima scoperta è quella dei Mountain Caller giovanissimo trio di Londra dedito ad un interessantissimo heavy rock strumentale di ispirazione sci-fi.
Il disco, infatti, è visto come ipotetica colonna sonora di un racconto fantascientifico narrante il viaggio di una donna che si sveglia senza memoria in una città in rovina. Musicalmente il trio propone un gradevole mix di post-rock e progressive con divagazioni stoner e psichedeliche. Pensate ad una jam tra Elder, Melvins, Russian Circle, Mogwai, Voivod, Black Sabbath e non sarete troppo lontani dal risultato. Se, poi conoscete il sound degli olandesi Kong, avete già capito di cosa si tratta.
Uno dei pregi dei Mountain Caller è di non essere dei virtuosi dello strumento, nè particolarmenti attenti alla ricerca di suoni particolari: suonano come tre amici che si scervellano in sala prove per fare cose strane e divertirsi.
"Chronicle I: The Truthseeker" è un disco "minore" ma assolutamente piacevole, adatto a chi cerca qualcosa di più dal solito stoner-doom e non sopporta i "ravioli" di band troppo tecniche.
[Dale P.]
Canzoni significative: A Clamour Of Limbs, I Remember Everything.
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