Attratto dallo spettacolare logo della band e da un frontman decisamente curioso mi sono procurato il secondo lavoro dei Persekutor, scorrettissimo combo dalla Romania che dopo un esordio su Svart si è accasato presso la Blues Funeral, una delle mie etichette preferite della scena attuale. Per qualche motivo immaginavo una versione black metallara dei Mentors e devo dire che non sono andato troppo lontano. "Snow Business" si riferisce in modo decisamente esplicito all'amore verso la cocaina e le tematiche vertono più o meno su quello, oltre a storie di rock, tematiche horror e sesso. Niente di originale è vero ma se siete degli intellettuali amanti di Dwarves, Mondo Generator, Nashville Pussy, Midnight, Kvelertak e vecchiume vario assortito tipo Misfits, Motorhead, Celtic Frost, Bathory, AC/DC, Alice Cooper i Persekutor vi faranno passare una bella mezzoretta. Semplici, senza fronzoli, divertenti ma non patetici: ideali per una serata al pub.
Chiamatelo black and roll, heavy metal punk, stoner metal, sleaze black metal... ci siamo capiti.
[Dale P.]
Canzoni significative: Polar Trauma, Night Job.
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