Per fortuna la recente riscoperta del nu-metal tra i più giovani non ha ancora generato un fiume di nuova musica, sebbene temo nel futuro prossimo. L'anno scorso Tallah e Loathe hanno ripreso le parti migliori del genere e pubblicato un paio di buoni dischi che però non hanno fatto breccia tra il grande pubblico. Al contrario prodotti più "moderni" come Code Orange e Poppy sono stabili nelle playlist dei più giovani.
I Tetrarch da Atlanta riprendono il versante revivalistico senza attualizzare il prodotto da loro proposto. Guidati dai competenti riff della corpulenta chitarrista di colore Diamond Rowe dopo un esordio indipendente debuttano con la Napalm Records, sempre in cerca del trend da spremere. Per fortuna i Tetrarch dimostrano di avere le spalle larghe e con "Unstable" consegnano un disco che racchiude sì gli ingredienti tipici del genere (riffoni ribassati, ritornelli urlati, ritmiche groove) ma dribblano le componenti più sputtanate.
Quale è il difetto? Purtroppo la totale mancanza di personalità. I quattro sembrano un gruppo clone dei vecchi Korn (tipo gli Adema). Quando picchiano di più si avvicinano agli Slipknot ma in generale non si discostano dal mimare i momenti migliori della band di Jonathan Davis. Ma, onestamente, i Tetrarch mostrano talento e competenza e come primo passo è accettabile. Chissà se saranno loro fra qualche anno a tirare fuori il singolone che farà innamorare i ragazzini del nu-metal?
[Dale P.]
Canzoni significative: Sick Of You, I'm Not Right.
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