Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock [ metal ] punk indie experimental pop elettronica

Code Orange - Underneath (Roadrunner)

Ultime recensioni

Brad - In The Moment That YouBrad
In The Moment That You're Born
Persekutor - Snow BusinessPersekutor
Snow Business
Domkraft - Sonic MoonsDomkraft
Sonic Moons
Baroness - StoneBaroness
Stone
Benefits - NailsBenefits
Nails
Sprain - The Lamb As EffigySprain
The Lamb As Effigy
Blut Aus Nord - Disharmonium - NahabBlut Aus Nord
Disharmonium - Nahab
Be Your Own Pet - MommyBe Your Own Pet
Mommy
Crawl - DamnedCrawl
Damned
The Armed - Perfect SaviorsThe Armed
Perfect Saviors
Home Front - Games of PowerHome Front
Games of Power
Mizmor - ProsaicMizmor
Prosaic
Spotlights - Alchemy For The DeadsSpotlights
Alchemy For The Deads
Mutoid Man - MutantsMutoid Man
Mutants
 AA.VV. - Superunknown Redux AA.VV.
Superunknown Redux
Somnuri - DesideriumSomnuri
Desiderium
Godflesh - PurgeGodflesh
Purge
Hasard - MalivoreHasard
Malivore
Khanate - To Be CruelKhanate
To Be Cruel
Divide And Dissolve - SystemicDivide And Dissolve
Systemic

Code Orange - Underneath
Autore: Code Orange
Titolo: Underneath
Etichetta: Roadrunner
Anno: 2020
Produzione: Nick Raskulinecz
Genere: metal / elettronica / metalcore

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:




Vi ricordate quando il metal suonava cibernetico? Era la fine degli anni 90 e tanti pensavano che nel nuovo millennio chitarroni ed elettronica sarebbero andati a braccetto. La colonna sonora di Spawn (1997) fu un tentativo in parte riuscito di unire due mondi apparentemente distanti che all'epoca si erano avvicinati parecchio. Si parlava di metal alternativo (che poi sarebbe diventato "nu") ed elettronica rock, non certo di Manowar e Aphex Twin. I nomi dell'epoca erano Prodigy, Goldie, Atari Teenage Riot, Orbital in combutta con Korn, Filter, Incubus, Marilyn Manson. Se non la conoscete cercatela: è una cartolina di qualcosa che non si è più realizzato.

Facciamo un salto in avanti di più di 20 anni. Il metal e l'elettronica si sono separati nuovamente, raffinando la proposta e abiurando certe tamarrate che ai tempi erano accettate con piacere e che ora troviamo giusto nelle produzioni trap-metal tipo Ghostemane e Scarlxrd. In mezzo c'è la ormai dimenticata collaborazione fra Korn e Skrillex ("The Path Of Totality", 2011)

Tutta questa premessa per parlare di un disco di cui si è discusso tanto, sia in termini di capolavoro che di spazzatura. "Underneath" è il quarto album dei Code Orange ed il primo a divincolarsi con forza dalle loro origini post-hardcore/emo. Non c'è più Kurt Ballou al banco di regia e c'è tanta elettronica. Questo sposta il sound degli ex "Kids" in quel territorio "Spawn" di cui parlavo in apertura. Il risultato è meno estremo di un remix degli Slayer ma sempre piuttosto straniante, soprattutto ai primi ascolti. Più si lascia decantare il disco più viene fuori la qualità delle canzoni.

E se la band sembrava agli esordi la risposta "grunge" al metal alternativo ora si colloca esattamente nella fase successiva, quella che per comodità potremmo definire "industrial metal". Un po' Nine Inch Nails ("The Easy Way"), un po' Dillinger Escape Plan, un po' Fear Factory e tanti suonini glitch moderni. Un piatto che potrebbe suonarvi disgustoso o che amerete alla follia. Certamente un disco importante in un 2020 che più Cyberpunk non si poteva immaginare.

[Dale P.]

Canzoni significative: Sulfur Surrounding, Swallowing The Rabbit.


Questa recensione é stata letta 402 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



tAXI dRIVER consiglia

AA.VV. - Spawn - The AlbumAA.VV.
Spawn - The Album
Ho99o9 - SkinHo99o9
Skin