Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock [ metal ] punk indie experimental pop elettronica

Hum - Inlet (Earth Analog)

Ultime recensioni

Cave In - Heavy PendulumCave In
Heavy Pendulum
Pyrithe - Monuments to ImpermanencePyrithe
Monuments to Impermanence
Aerial Ruin - Loss Seeking FlameAerial Ruin
Loss Seeking Flame
Fontaines D.C. - Skinty FiaFontaines D.C.
Skinty Fia
Helms Alee - Keep This Be The WayHelms Alee
Keep This Be The Way
Pyreship - Light Is A BarrierPyreship
Light Is A Barrier
King Gizzard & The Lizard Wizard - Omnium GatherumKing Gizzard & The Lizard Wizard
Omnium Gatherum
Dissolve Patterns - Dissolve PatternsDissolve Patterns
Dissolve Patterns
Mizmor - & Thou - MyopiaMizmor
& Thou - Myopia
The Lord - Forest NocturneThe Lord
Forest Nocturne
Mares Of Thrace - The ExileMares Of Thrace
The Exile
Keeley Forsyth - LimbsKeeley Forsyth
Limbs
Konvent - Call Down The SunKonvent
Call Down The Sun
Drug Church - HygieneDrug Church
Hygiene
Midnight - Let There Be WitcheryMidnight
Let There Be Witchery
Hallas - Isle Of WisdomHallas
Isle Of Wisdom
Band Of Horses - Things Are GreatBand Of Horses
Things Are Great
3rd Secret - 3rd Secret3rd Secret
3rd Secret
Toundra - HexToundra
Hex
GGGOLDDD - This Shame Should Not Be MineGGGOLDDD
This Shame Should Not Be Mine

Hum - Inlet
Autore: Hum
Titolo: Inlet
Anno: 2020
Produzione: Tim Lash
Genere: metal / alternative / grunge

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:




Gli Hum sono conosciuti in Italia dai fan più preparati dell'alternative rock anni 90, soprattutto per merito del singolo "Stars", contenuto nell'acclamato "You'd Prefer An Astronaut". Negli Stati Uniti sono un nome piuttosto "grosso" e sebbene si siano sciolti nel 2000 con la fine del "post-grunge" hanno continuato a ricevere offerte di reunion. Un po' come accade con i Failure, citati da decine di musicisti statunitensi e conosciuti da tre persone qui da noi.

Dopo 23 anni da "Downard Is Heavenward" tornano con un nuovo disco intitolato "Inlet" ed è una discreta sorpresa. La band, in effetti, ha sempre ben bilanciato la potenza delle chitarre (tra primo grunge e shoegaze) e il gusto per la melodia sbilenca ma efficace abbastanza da penetrare le classifiche alternative, però in questo disco ritorna con un sound ancora più compatto e coeso, meno trendy e meno intento a cercare il singolo giusto.

"Inlet" si potrebbe definire heavy-shoegaze, con chitarre al confine con il post-metal più etereo. I My Bloody Valentine sono ben citati in tutto il disco ma i riff hanno spesso un incedere sludge e il minutaggio è da band post-rock. E' quindi una bella sorpresa, un come back maturo, che usa la base di partenza che la band ha sviluppato negli anni 90 per migliorare il proprio suono e osare in nuovi territori. Se ci auguriamo che il pubblico degli Hum in tutti questi anni sia cresciuto e maturato i musicisti lo sono, e parecchio. E in modo sorprendente. "Inlet" è un perfetto disco grunge-sludge-shoegaze: pigro, potente, a tratti etereo, melodico ma non ruffiano. Complimenti.

[Dale P.]

Canzoni significative: Desert Rambler, The Summoning.


Questa recensione é stata letta 539 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



tAXI dRIVER consiglia

Five Star Prison Cell - Slaves Of VirgoFive Star Prison Cell
Slaves Of Virgo
So I Had To Shoot Him - Alpha Males & Popular GirlsSo I Had To Shoot Him
Alpha Males & Popular Girls
Melvins - Stoner WitchMelvins
Stoner Witch
Mastodon - Crack The SkyeMastodon
Crack The Skye
A Perfect Circle - Thirteen StepA Perfect Circle
Thirteen Step
Spiritbox - Eternal BlueSpiritbox
Eternal Blue
Mastodon - RemissionMastodon
Remission
Poundhound - Massive GroovesPoundhound
Massive Grooves
Kind - Mental NudgeKind
Mental Nudge
Tool - LateralusTool
Lateralus