Arriverà mai il tanto atteso nuovo disco degli OM? Registrato da tempo sembra che Al Cisneros se lo sia mangiato in preda alla fame chimica e non abbia nessuna intenzione di espellerlo, almeno non in tempi brevi. Ci vengono in soccorso, almeno in parte, le giapponesi Kuunatic con il secondo album "Wheels Of Omon" che recupera in parte quel mood mollaccioso. Le tre ragazze vengono da background differenti (chi più noise, chi più metal, chi più pop) e la loro formula consisteva nel far convivere psichedelia e folk giapponese in modo molto naif con attitudine libera quasi kraut. Questo ai tempi dell'esordio "Gate Of Klüna". Passati quattro anni le Kuunatic hanno trovato una quadra intorno ai giri di basso ipnotici di Shoko Yoshida, degna erede di Al Cisneros, su cui viene costruita tutta l'architettura del pezzo, alcune volte più heavy, altre più tribale, altre più folk. Il risultato è un album meditativo, non troppo distante dalle dilatazioni degli ultimi OM di "God Is Good" o "Advaitic Songs". Sono sicuro che le Kuunatic sapranno stupire ancora di più in futuro ma già adesso mettono a segno un disco che immancabile per tutti gli amanti di roba freak speziata.
[Dale P.]
Canzoni significative: Yew's Path, Disembodied Ternion.
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