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AA.VV. - Superunknown Redux (Magnetic Eye)

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 AA.VV. - Superunknown Redux
Titolo: Superunknown Redux
Etichetta: Magnetic Eye
Anno: 2023
Produzione:
Genere: metal / alternative / stoner

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:



Ascolta Superunknown Redux





Oltre ad essere una delle etichette heavy più interessanti attualmente in attività (Besvärjelsen, Caustic Casanova, Domkraft..) Magnetic Eye ha attirato la curiosità di molti grazie ad alcuni interessanti album tributo suonati da band di assoluto valore. Nel catalogo trovate celebrazioni di Jimi Hendrix, Pink Floyd, AC/DC, Black Sabbath ma anche di monumenti dell'alternative anni 90 come Alice In Chains, Helmet e ora Soundgarden. La band di Chris Cornell viene celebrata con una sorta di best of in cui partecipano Freedom Hawk, Heavy Temple, Spotlights, Josiah e tanti altri e in un altro doppio album, operazione secondo me più interessante, con la riproposizione integrale di Superunknown.

Per chi scrive il quarto album della band di Seattle è il più bello sia della loro discografia che di tutti gli anni 90. Ma ovviamente è un fatto soggettivo, quindi prendete l'informazione giusto per conoscenza. Ma non stento a credere che anche per i partecipanti sia una bella fetta della loro adolescenza e della formazione musicale. Le cover mettono in risalto la parte più heavy doom psichedelica delle composizioni cosa che trovo totalmente efficace e adatta facendo avvicinare il sound di Superunknown a quello del precedente "Badmotorfinger".

A dare il benvenuto troviamo gli Ufomammut che rileggono "Let Me Drown" in maniera gigantesca: la fanno propria ma allo stesso tempo non perdono il gusto "alternative" del brano. Se vi dicessi che vale il prezzo del disco non renderebbe giustizia alle seppur ottime cover successive. Subito dopo troviamo gli High Priest con una ottima "My Wave" e Marissa Nadler che trasforma la folk "Fell On Black Days" con atmosfere oniriche. La già possente "Mailman" viene irrobustita ottimamente dai Senmuri mentre la title track guadagna un feeling hard rock settantiano vagamente epico. I Frayle trasformano la sognante "Head Down" in un brano di doom luciferino mentre Spotlights riescono nel difficile intento di riscrivere "Black Hole Sun" in versione post-metal.

Efficace anche "Spoonman" in versione retro stoner rock da parte degli Horseburner mentre i redivivi Witch Mountain rallentano la già lenta "Limo Wreck" aggiungendo un po' di soul grazie alla calda voce di Kayla Dixon. Beastwars buttano in caciara "The Day I Tried To Live". Non male Jack Harlon & The Dead Crows alle prese con Kickstand rivisitata con un mood molto meno punk. Da segnalare che anche loro hanno registrato un bel tributo all'underground 80/90 intitolato "Hail To The Underground: Interpretations" con cover di God, Melvins, My Bloody Valentine, Butthole Surfers...

Abbastanza didascalici The Age Of Truth con "Fresh Tendrils" ma li perdoniamo perchè non è un brano facile nè da suonare nè da rivisitare. L'italo svizzero Marc Urselli (già collaboratore di Jim Jarmusch e Thurston Moore) si ritrova nel difficile tentativo di risuonare "4th Of July" che in passato fu resa magnificamente dai Thou. Senza infamia nè lode. Ero curioso per la cover di "Half" dei Dozer perchè loro devono parecchio ai Soundgarden e mi ha stupito che non abbiano scelto una "Superunknown", molto più nelle loro corde. Poco male perchè la versione stoner svedese di "Half" è molto carina e potrebbe entrare nella loro scaletta live senza problemi. Chiude l'album la versione di Darkher di "Like Suicide", ovviamente in versione dark folk. Meno intensa dell'originale ma perfetta per chiudere l'album in questione.

Al contrario di alcuni tributi che fanno venire voglia di riascoltare l'originale qui il trattamento è molto ben studiato e mai banale. Non siamo di fronte ad rivisitazione calligrafica e "easy", anzi. Un po' come successo con il tributo dei Thou ai Nirvana (Blessings Of The Highest Order) e a quello grunge dei Mantar (Grungetown Hooligans II) si sente l'amore verso i brani tributati. I presenti non sono lì per avere visibilità ma ognuno, chi più chi meno, ha qualcosa da dire. Sono convinto che i Soundgarden approverebbero.

[Dale P.]

Canzoni significative: Let Me Drown, Black Hole Sun.


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