Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock [ metal ] punk indie experimental pop elettronica

A Perfect Circle - Thirteen Step (Virgin)

Ultime recensioni

Fontaines D.C. - RomanceFontaines D.C.
Romance
Los Bitchos - Talkie TalkieLos Bitchos
Talkie Talkie
Chelsea Wolfe - Undone EPChelsea Wolfe
Undone EP
Melt-Banana - 3+5Melt-Banana
3+5
Norna - NornaNorna
Norna
Zeal & Ardor - GriefZeal & Ardor
Grief
delving - All Paths Divergedelving
All Paths Diverge
Spectral Voice - SparagmosSpectral Voice
Sparagmos
Smashing Pumpkins - Aghori Mhori MeiSmashing Pumpkins
Aghori Mhori Mei
Mamaleek - Vida BlueMamaleek
Vida Blue
Ils - To End Is To BeginIls
To End Is To Begin
Nicole Marxen - ThornsNicole Marxen
Thorns
Beth Gibbons - Lives OutgrownBeth Gibbons
Lives Outgrown
Wormwitch - WormwitchWormwitch
Wormwitch
Oneida - Expensive AirOneida
Expensive Air
Scarcity - The Promise of RainScarcity
The Promise of Rain
Sonic Universe - It Is What It IsSonic Universe
It Is What It Is
Orange Goblin - Science Not FictionOrange Goblin
Science Not Fiction
Crypt Sermon - The Stygian RoseCrypt Sermon
The Stygian Rose
Shooting Daggers - Love & RageShooting Daggers
Love & Rage

A Perfect Circle - Thirteen Step
Autore: A Perfect Circle
Titolo: Thirteen Step
Etichetta: Virgin
Anno: 2003
Produzione:
Genere: metal / alternative /

Voto:



Chi ha adorato "Mer De Noms" troverà superflua questa recensione, così quelli che fanno dei Tool e di Maynard una ragione di vita. James Keenan è un di quelli che riescono a trasformare in oro ogni cosa che toccano o, più realisticamente, che cantano. Che il singer dei Tool sia uno dei migliori cantanti usciti dagli anni 90 è semplice e pura verità! L'esordio della band-side project composta dal compositore e guitar-tech Billy Howerdel, dal fedele Josh Freese e dalle new-entry James Iha (Smashing Pumpkins) e Twiggy Ramirez (Marilyn Manson), "Mer De Noms" è stato senza dubbio IL disco del 2000, capace di traghettare l'oscurità tooliana in un vortice romantico-depressivo di matrice folk/pop di chiaro stampo gotico. Thirteen Step è un disco per molti aspetti diversi. Non fatevi fuorviare dal singolo apripista "Weak & Powerless", di dubbia utilità e spessore. Il disco offre altro. E che altro!! La lunga apertura spetta a "The Package": 7 minuti di dolcezza cantilenante che esplode in una potenza chitarrista senza pari aiutata dal soffio potente del basso del buon Twiggy. Tralasciamo i 3 minuti di "Weak & Powerless", bella ma un po' fuori contesto. L'apice del disco arriva subito dopo: "The Noose" è la canzone che solo una mente illuminata può scrivere e pensare. Pensate agli ultimi Dredg (quelli del sottovalutatissimo El Cielo) che si trovano a jammare con i Radiohead nel giorno in cui l'America ha iniziato a bombardare l'Iraq (o un altro paese a caso). Ipnotica e dolce la prima parte, ha un crescendo malinconico da clima da fine del mondo, poi entra l'ormai leggendario basso di Twiggy e sembra che si stia scatendo l'impossibile, ed è quello che accadrà: il finale epico (qua i Dredg si sentono tutti) è da antologia della musica. Un classico senza pari. "Blue" non è, ovviamente, agli stessi livelli e patisce una leggerissima monotonia di fondo, ben riscattata, però, dal finale psichedelico. Memore di certi Smashing Pumpkins "Vanishing", ma ha una struttura che ti prende e non si capisce bene dove voglia portarti, ma ti prende lo stesso. Ti senti soffocare sentire la voce di James super filtrata e assente per buona parte della canzone, ma questa è una delle miliardi di emozioni che regala il disco. Ci credereste che gli A Perfect Circle sono anche un gruppo trip-hop? Ascoltate "A Stranger" e ditemi che ora inizierete a sognare una collaborazione tra Maynard e i Massive Attack! Unico difetto della canzone è l'eccessiva brevità. Ma non farete in tempo a disperarvi che la potenza di "The Outsider" vi ricorderà che siete dei rocker dal cuore di pietra e urlerete di gioia a sentire le chitarre potentissime di Billy (un capitolo a parte ci vorrebbe per Twiggy, ascoltate e capirete). La "Judith" del nuovo disco (comprensiva di assolino molto simile). "Crimes" è un brano molto particolare scandito dalla potente batteria di Josh Freese e condito da una chitarra epica. Un piccolo intermezzo in attesa della canzone più strana dell'intero disco: "The Nurse Who Loved Me". In realtà una cover del vecchio gruppo di Troy Van Leeuwen (oggi nei QOTSA), qua riarrangiata. Archi a profusione e voce vellutata del, solito, immenso, Keenan. Atmosfera da gran ballo del 800 con una componente gotica e drammaticamente triste, come se il cantante, durante l'esecuzione meditasse il suicidio proprio lì, davanti a tutti, e tutto attorno si muovesse lento, sfuocato con luci strane ed espressioni grottesche. Ovviamente il suicidio non avverà: dopo un secondo dalla fine parte il potentissimo, e in quel momento straniante, riff di "Pet". Una sorta di ninna nanna come solo Maynard può scrivere. Quello che fa grande la canzone è la cura dei particolari di ogni secondo di questa canzone, che, forse, solo con il testo davanti potrete apprezzare in pieno. Grandioso il finale con il ripetersi della frase "Go Back To Sleep". Padre dolce o spaventoso? La successiva "Lullaby" non è altro che la continuanzione di "Pet", una coda strumentale che porta al finale dell'album: "Gravity". Unica canzone scritta dalla vecchia formazione e si sente. Sembra un'outtake riarrangiata di "Mer De Noms". Non pensatene male, anzi: è un gioiellino. Arrivati alla fine non vedrete l'ora di riascoltare tutto il disco, canzone per canzone, assaporandone ogni prezioso secondo e scoprendo particolari ed emozioni che ancora non avevate scovato. Fantastico il lavoro delle chitarre, mai scontate ed è difficile trovare questo o quel riferimento, ma suona tutto come originale e nuovo. Ottimo e preciso (ma mai sopra le righe) Josh Freese che paga la tassa del session man, ovvero poche volte ti fà saltare dalla sedia. Immenso Twiggy, un suono di basso così potente e distruttivo con pochi colpi raramente l'avevo ascoltato e stupisce sentirlo così preparato e di gusto dopo averlo visto suonicchiare con i Marilyn Manson con aria svogliata e mostruosa (ora struccato rimane brutto ma decisamente più simpatico!). Non ho aggettivi per Maynard. Una delle poche voci REALMENTE emozionanti. Emozionanti in tutti i sensi, potete ritrovarvi a piangere, ad urlare, ad incazzarvi, a soffrire e a maledirvi solo attraverso il suono della sua voce e delle sue parole, mai scontate e banali. Il gruppo definitivo? Ci siamo molto vicini, vedrete che il prossimo album (fra altri 3 anni?) sarà anche meglio. Ovviamente da comprare, e poi se impazzite e se non lo avete già fatto, il mese prossimo, regalatevi El Cielo dei Dredg e vivrete contenti per sempre.

[Dale P.]

Canzoni significative: The Package, The Noose, The Nurse Who Loved Me

Questa recensione é stata letta 9873 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:


Altre Recensioni

A Perfect Circle - eMOTIVeA Perfect Circle
eMOTIVe
A Perfect Circle - Mer De NomsA Perfect Circle
Mer De Noms

Live Reports

25/01/2004MilanoC-Side

NEWS


28/10/2010 Video Live al Jimmy Kimmel
13/09/2010 Ufficializzata La Reunion
05/08/2010 Reunion
29/09/2006 Aggiornamento sullo Stato della Band

tAXI dRIVER consiglia

Hum - InletHum
Inlet
Nailbomb - Point BlankNailbomb
Point Blank
Dream Widow - Dream WidowDream Widow
Dream Widow
Mastodon - Lifesblood EPMastodon
Lifesblood EP
Melvins - Houdini Live 2005Melvins
Houdini Live 2005
Melvins - Nude With BootsMelvins
Nude With Boots
AA.VV. - The Tribute to Syd Barrett - Like Black Hole In ThAA.VV.
The Tribute to Syd Barrett - Like Black Hole In Th
Louvado Abismo - Louvado AbismoLouvado Abismo
Louvado Abismo
King Gizzard & The Lizard Wizard - PetroDragonic ApocalypseKing Gizzard & The Lizard Wizard
PetroDragonic Apocalypse
A Perfect Circle - Thirteen StepA Perfect Circle
Thirteen Step