Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock [ metal ] punk indie experimental pop elettronica

American Heritage - Sedentary (Translation Loss)

Ultime recensioni

Pelican - Flickering ResonancePelican
Flickering Resonance
Pyramids - PythagorasPyramids
Pythagoras
Messa - The SpinMessa
The Spin
Year Of The Cobra - Year Of The CobraYear Of The Cobra
Year Of The Cobra
Rwake - The Return Of MagikRwake
The Return Of Magik
Sumac - & Moor Mother - The FilmSumac
& Moor Mother - The Film
Mizmor - & Hell - AlluvionMizmor
& Hell - Alluvion
Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs - Death HilariousPigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs
Death Hilarious
Kuunatic - Wheels Of OmonKuunatic
Wheels Of Omon
Scimitar - Scimitarium IScimitar
Scimitarium I
Gin Lady - Before The Dawn Of TimeGin Lady
Before The Dawn Of Time
Mantar - Post Apocalyptic DepressionMantar
Post Apocalyptic Depression
Lambrini Girls - Who Let The Dog OutLambrini Girls
Who Let The Dog Out
Dax Riggs - 7 Songs For SpidersDax Riggs
7 Songs For Spiders
Sunrot - PassagesSunrot
Passages
Ethel Cain - PervertsEthel Cain
Perverts
Brume - MartenBrume
Marten
Generation Of Vipers - Guilt ShrineGeneration Of Vipers
Guilt Shrine
Föhn - CondescendingFöhn
Condescending
Full Of Hell - & Andrew Nolan - Scraping The DivineFull Of Hell
& Andrew Nolan - Scraping The Divine

American Heritage - Sedentary
Titolo: Sedentary
Etichetta: Translation Loss
Anno: 2011
Produzione: Sanford Parker
Genere: metal / alternative / hardcore

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:




Se la svolta melodica degli ultimi Mastodon non v'e' proprio andata giu', potete rifarvi i timpani con questi quattro brutti ceffi di stanza a Chicago. Gli American Heritage suonano proprio come avrebbero potuto suonare i quattro nuovi eroi della Generazione Guitar Hero se avessero continuato a bastonare sulla scia del loro capolavoro assoluto, ovvero "Leviathan". E la cosa non e' del tutto casuale: le due band infatti, oltre a diverse date live, dividevano un 7" nel 2003 per la defunta Delboy Records, un brano a facciata ciascuno con i Mastodon impegnati in una cover di "Emerald" dei Thin Lizzy. Inoltre, in questo "Sedentary" Bill Kelliher suona un assolo - che parte bene ma poi si tramuta in un ricamino anonimo - in "Fetal Attraction". C'e' quindi uno stretto rapporto tra i due gruppi che va oltre la consanguineita' stilistica.

Se pero' i Mastodon non hanno mai nascosto il loro amore per l'Heavy Metal classico, gli American Heritage stanno piu' dalle parti dell'hardcore e traggono non poco da assassini sonori come Botch, Coalesce e Deadguy, e nei frangenti piu' spinti e tendenti al death metal si sente lo zampino degli Entombed.

Sono feroci e brutali, strizzano il collo talmente forte da far schizzare via gli occhi dalle orbite col loro metal-core granitico e senza alcune pretese innovative. Nonostante l'ottimo bagaglio tecnico in dotazione ai nostri, c'e' molta "ignoranza" nella loro musica e questo ci piace. Non ci sono concessioni ad un approccio piu' catchy e si sente che ogni singolo passaggio trasuda ferocia pura, per niente artefatta.

"Sedentary" giunge cinque anni piu' tardi dall'eccellente "Millenarian", album che aveva attirato sul gruppo le attenzioni dei cultori del post-hardcore. In questo lustro l'unico segno di cambiamento nel codice sonoro degli American Heritage risulta un cantato meno screamato ma pur sempre oltranzista, piu' vicino alla sfrontata aggressivita' di King Buzzo dei Melvins. E proprio in "City Of God" i nostri paiono dei Melvins ultra-core - ma anche "Abduction Cruiser" non scherza a melvinsianita'.

Gli American Heritage hanno il rifferama serrato e furibondo che non disdegna qualche sdoppiamento tonale, le accelerazioni iper-motorheadiane e le strutture prog-metal compresse proprio come nei Mastodon, senza dimenticare quei rallentamenti dove sbucano arpeggi dissonanti e stranianti che stanno dalle parti dello sludge-core.

In ogni brano suona un bassista diverso e tra gli altri figurano il prezzemolino Sanford Parker - che produsse "Millenarian" - e Rafa Martinez dei Black Cobra.

Non suonano nulla di originale e a momenti puo' sembrare che abbiano pure qualche profondo deficit di personalita' (in "Vessels/Vassals" sembra un brano scritto da indovinate chi?), ma hanno il tiro e la testardaggine giusta che il genere richiede per essere credibili.

Ok, derivativi, ma cinghiano come dei satanassi. Vi pare poco?

[Marco Giarratana]

Canzoni significative: Vessels/Vassals, City Of God, Tomb Cruise, Abduction Cruiser, Wwdhd.


Questa recensione é stata letta 2461 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



tAXI dRIVER consiglia

Melvins - Hostile Ambient TakeoverMelvins
Hostile Ambient Takeover
Louvado Abismo - Louvado AbismoLouvado Abismo
Louvado Abismo
Hum - InletHum
Inlet
Fantomas - The DirectorFantomas
The Director's Cut
Tool - LateralusTool
Lateralus
Melvins - HoudiniMelvins
Houdini
Butterfly Effect - Begins HereButterfly Effect
Begins Here
Spiritbox - Eternal BlueSpiritbox
Eternal Blue
Melvins - The Bride Screamed MurderMelvins
The Bride Screamed Murder
A Perfect Circle - Mer De NomsA Perfect Circle
Mer De Noms