Quando una band underground entra nel circuito mainstream sai che qualcuno si lamenterà. Ci si chiede come abbiano fatto ad arrivare lì, quanto siano cambiati e a che carrozzone si sono attaccati. Nel caso dei Lacuna Coil è la miopia italiana a farci scoprire una band di riflesso, dopo il grande successo ottenuto negli Stati Uniti.
Gli scettici saranno ancora più perplessi nell'infilare Karmacode nel lettore. La produzione è di una potenza deflagrante: sembrano in 15 a suonare. Molto probabilmente l'influenza nu-metal nel sound della sezione ritmica farà storcere il naso ai puristi ma è anche vero che dona al disco un aura di grande modernità. Pensare che una band italiana possa avere questo suono mi commuove.
Passando al disco vero e proprio, si notano parecchi segni di maturità compositiva. La non banalità di "Our Thruth" singolo apripista, la ballad "Within Me" o la splendida "Devoted" sono simboli di un disco molto orientato alla forma canzone (la media dei brani è di 3 minuti e 50 cadauno) ma anche alla cura dell'arrangiamento. La band abbandona la ripetizione ciclica del ritornello come avveniva nei dischi precedenti in favore di uno "snellimento" del brano.
Sono tutti particolari che testimoniano come la band si evolva e non si trasformi. Non sono diventati nè pop, nè numetal, nè rock o chissà cos'altro. La forte personalità dei Lacuna Coil è sempre presente così come le splendide canzoni.
E poi questi suoni.. mamma mia che belli...
[Dale P.]
Canzoni significative: Our Thruth, Devoted.
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