Nel 2011 i Lo-Pan ebbero un minimo di notorietà nell'ambiente stoner rock grazie al singolo "Chicken Itza", da cui era stato estratto un divertente videoclip. Era il periodo in cui i Red Fang avevano portato nuovi ascoltatori nel genere grazie alla loro attitudine cazzona fatta di birre e nerditudini. I Lo-Pan, come tanti, beneficiarono dell'attenzione e il loro disco "Salvador", uscito per Small Stone, ebbe dei discreti riscontri. Tre anni dopo, con "Colossus", il giochino si era già rotto e l'album passò sotto silenzio. "Subtle", che arriva ben 5 anni dopo, rischia di passare ancora più inosservato. Cambia la label (la minuscola Aqualamb) e cambia il chitarrista ma la sostanza è la stessa: gli americani, capitanati dalla bella voce acuta del corpulento Jeff Martin, suonano un onesto stoner rock vecchia scuola, fatto di riff grassi, orecchiabilità e ritmica scuoti testa. Ricordano un po' i Red Fang, ma anche un po' i Dozer, se ve li ricordate o, citando un nome più "moderno", i Truckfighters. In pratica una versione più massiccia dei primi Queens Of The Stone Age e degli Hermano. Se pensate che il genere sia morto "Subtle" potrebbe farvi tornare la nostalgia di un tempo ormai passato e riaccendervi la speranza: un album sincero, ben suonato, divertente.
[Dale P.]
Canzoni significative: Ascension Day, Butcher's Bill.
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