Arrivati al terzo disco i Lord Dying decidono di fare sul serio. Cambio massiccio di formazione, cambio di label (da Relapse a eOne) e cambio di sonorità. I più attenti avranno capito fin dalla copertina: i doomster di Portland hanno svoltato nel progressive. Come se High On Fire e primi Baroness decidessero di innestare il loro sound con notevoli cambi di atmosfera, a volte sconfinando in "dolci" interludi, a volte sorprendendo l'ascoltatore con selvaggi attacchi death metal. "Mysterium Tremendum" è un disco quindi molto vario e sicuramente soprendente, che prende una nuova strada rispetto a quella più "semplice" dei Mastodon. L'uso della voce pulita richiama certo metal tecnico (Devin Townsend, Opeth) più che l'hard rock settantiano, mentre sul growl siamo dalle parti del classico vocione doom/death.
Forse un disco troppo stravagante, a tratti anche un po' forzato, e poco carismatico per far gridare al miracolo ma ha parecchie frecce al suo arco. Probabilmente più per merito di un genere che ultimamente si è un po' arenato e che con "Mysterium Tremendum" mostra un tentativo di svincolarsi dai soliti clichè.
[Dale P.]
Canzoni significative: Nearing the End of the Curling Worm.
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