Dopo la prima metà degli anni 90 sembrava che il connubio fra musica elettronica e rock duro sarebbe stata la musica del futuro. Dai Senser alla colonna sonora di Spawn passando dai Prodigy le ritmiche da ballo ben si sposavano con la potenza elettrica delle chitarre. Erano anni eccitanti, pompati anche da un ambiente che cercava modi sempre più estremi per "andare oltre". Purtroppo la contaminazione naufragò con il nuovo millennio lasciandoci tra le mani giusto qualche remix numetal dei Limp Bizkit.
Iggor Cavalera da bravo batterista sempre in movimento riprende quel trend ormai dimenticato aggiornandolo ai tempi moderni. Come? La risposta gli è arrivata nel momento stesso in cui i Petbrick vengono richiesti sia nei festival doom/post-metal che in quelli psichedelici. Con il socio Wayne Adams decidono quindi di esplorare quella strada chiamando a sè Steve Von Till (Neurosis), Paula Rebellato (RAKTA), Jacob Bannon (Converge), Lord Goat e Truck Jewelz. Con questi collaboratori realizzano brani di varia natura ma con un sound gravitante attorno a quelli delle band da cui provegono. C'è quindi tanta elettronica anni 90 (molti momenti ricordano gli Atari Teenage Riot o la già citata colonna sonora di Spawn) ma anche un modo alternativo di approcciare ritmi sintetici e pesantezza post-metal.
Rispetto a 25 anni fa ci andiamo con i piedi di piombo a considerare questa musica rivoluzionaria o a sperare che questo approccio possa fare proseliti ma c'è da dire che è un'opzione valida e una strada alternativa al classico retrowave metal di Perturbator e Carpenter Brut.
[Dale P.]
Canzoni significative: Primer, Destorted Peace, Reckoning.
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