Chi l'avrebbe mai immaginato che il metal sarebbe risorto per l'ennesima volta e, per di più, dall'underground più sporco e meno incline ai compromessi? Dopo l'ormai impresentabile numetal e il "mai stato presentabile" metalcore è arrivata una nutrita squadra di giovani metallari vecchia scuola che ignorano tutto ciò che di peggio ci ha abiutato il genere negli ultimi vent'anni, mostrano tutto l'amore per i grandi classici e li mescolano con la retromodernità di certo stoner ma senza dimenticare quella sana sporcizia che deriva dall'hardcore.
In un mondo (quello americano) in cui questo tipo di band si stanno facendo lentamente spazio affianco ai grandi, i Priestess hanno già avuto l'esperienza major. Durata molto poco: sono stati scaricati immediatamente dopo aver inciso "Prior To Fire", prontamente acchiappato dalla sempre più infallibile TeePee permettendosi, per la prima volta nella sua vita, una band contenuta in Guitar Hero! E se gli hit non erano abbastanza ammiccanti per il popolo di Mtv lo sarà per tutti coloro che si cibano di musica viscerale ed ispirata.
Per quanto in alcuni frangenti ricordino la classica band da Spinal Tap, riff ispirati ma, soprattutto, una bella voce potente fanno di questo disco un bel modo per riappacificarci con la nostra anima più metal. Certo, non aspiriamo ad un mondo popolato da draghi e spade, ma sappiamo accontentarci di un pugno di ottime canzoni, suonate genuinamente, prodotte alla grande (i soldi delle major a qualcosa sono serviti) che troveranno nella dimensione live il loro lato più adatto.
"Prior To The Fire" non sarà ricordato per le innovazioni portate al genere, nè per aver scritto un album epocale. Eppure la loro sincera attitudine da loser ce li rende simpatici, così come un pugno di ottime canzoni che potrebbero arricchire una perfetta compilation da viaggio. Rigorosamente in cassetta..
[Dale P.]
Canzoni significative: Lady Killer, The Gem.
|