Quando un artista vuole proseguire il suo discorso musicale, facendo scelte azzardate e non facili, spiazzando il suo pubblico e facendolo progredire nei gusti portando alle sue orecchie sonorità nuove, si mette automaticamente tra le mie simpatie. Serj Tankian, perso tra l'amore del suo paese, di tutto ciò che è strano, di tutto ciò che è percussivo (se fate caso ai dischi dei SOAD si capisce chiaramente che lui è l'unico cantante che invece di seguire la chitarra segue la batteria!!), di Mike Patton (e qui torniamo al discorso degli artisti che influenzano il proprio pubblico), della musica vocale. Probabilmente questo disco non è a fuoco, mescola troppe cose senza portare ad un reale svolgimento della trama. Sono idee, magari cellule di pochi secondi in brani lunghi e tribali, quindi in alcuni casi anche monotoni. Ma dovete saper ascoltare per poter trovare degli spunti geniali. La bellezza è messa in secondo piano rispetto alla tribalità. Tribalità che viene dall'Armenia come dall'Africa, dall'India e dall'Asia in generale. Mescolanze di suoni, spesso un pochino forzate. Ma la musica ha bisogno di dischi come questi per proseguire la sua strada.
[Dale P.]
Canzoni significative: Cinema, Black Melon, Love Is The Peace
|