Chi si ricorda degli Acrimony? Chi ha il braccio alzato sara' contento di sapere che sono tornati i "Kyuss europei", con un chitarrista di meno e con un nome nuovo: Sigiryia.
Negli anni novanta hanno conquistato il cuore degli affezionati del genere con dischi come "Hymns To The Stone" (1994) ma soprattutto "Tumuli Shroomaroom" (1997) vera e propria pietra miliare del genere.
Pur essendo passati 14 anni da quel disco i Sigirya sono piu' carichi che mai.
Certamente non propongono innovazioni ma sono consci di saper fare bene quello che a loro e' richiesto: heavy psichedelia, a confine fra il metal e l'alternative rock.
Mid tempos, voce molto piu' in evidenza che in passato, epicita' e valvole calde e sature. Ora che lo stoner rock e' tornato ad essere un genere di grande attenzione probabilmente i Sigiriya non raccoglieranno quello che spettava anche agli Acrimony, ma sollazzeranno quegli ascoltatori che, annoiati da band alla ricerca del trend e del suono pompato a tutti i costi, si ritrovano a comprare ristampe e a finire i cataloghi di label che hanno terminato di esistere nel 2001.
Applausi per la futura carriera.
[Dale P.]
Canzoni significative: Whisky Song, Deathtrip To Eryri.
|