C'è qualcosa che stona in questa compilation tributo ad una delle migliori punk-band della storia del genere. Riassumendo: si formano nel 1978 con l'abbrivio di quella rivoluzione culturale che è stato il punk. Anche loro provenienti da Orange County, anche loro credenti a tre soli comandamenti: sesso, droga e rock'n'roll. L'esordio è del 1983 ed è clamoroso: Mommy's Little Monster è uno dei dischi sacri di quegli anni, uno di quelli che rientrano nelle liste per capire e amare il genere.
Ma già da quel disco si percepisce che qualcosa in loro è diverso. La voce di Mike Ness, cool e graffiante, lontana dai clichè degli urlatori del punk, ha un'aura maledetta e malinconica da country blues più che da "no future". La band lo asseconda pian pianino con una foga assimilabile al cowpunk, con assoli di chitarra, tempi rock e ritornelli trascinanti per anime inquiete.
Passano gli anni e Ness viene travolto dalle droghe, ma il marchio Social Distortion fra alti e bassi resiste alle mode e raggiunge un contratto major. La musica diventa un punk rock atipico, come se Johnny Cash fosse stato ventenne durante la rivoluzione punk. Se ne accorge anche il pubblico che premia la band con un discreto successo. "Ball And Chain", "Story Of My Life", e la cover del Man In Black di "Ring Of Fire" sono tutte contenute nel disco omonimo del 1990. Ma il meglio doveva ancora arrivare e si chiama "White Light, White Heat, White Trash" (titolo che tributa i Velvet Underground), disco presente nelle top ten di tutte le classifiche del meglio degli anni 90.
La storia prosegue fra pochi alti e tanti bassi, con Mike Ness sempre più impegnato nell'avventura solista (con cameo di Bruce Springsteen e Brian Setzer) e a lottare con i suoi demoni.
Dicevamo che qua dentro qualcosa stona: la tracklist. Solo 11 brani, di cui uno inedito, non bastano per spiegare la storia di una delle migliori rock band degli ultimi 30 anni, capitanata da uno fra i più carismatici cantanti della scena.
Quindi sono costretto a dare il solito consiglio: dirigetevi verso la discografia ufficiale ben più ricca di soddisfazione di questo scarno bignamino.
[Dale P.]
Canzoni significative: I Was Wrong, Ring Of Fire, Story Of My Life.
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