Gli olandesi Terzij De Horde iniziano ad essere dei veterani, sebbene lo stacanovismo non sia tra le loro doti principali: tre dischi in 12 anni non sono certo una produzione che aiuta il fan casuale a ricordarsene. Eppure sono un piccolo culto per coloro che non si perdono neanche una edizione del Roadburn Festival (anche solo sognandolo fissando la lineup), il precedente Self, infatti, è stato persino pubblicato dalla etichetta Burning World, sorella della manifestazione olandese.
"In One Of These I Am Your Enemy" attira fin dalla copertina apocalittica: una montagna che va a fuoco e con essa ettari di bosco in fiamme. A fissare questa tragica immagine un desolato vigile del fuoco. Un'immagine che si può prestare a svariati significati ma che sicuramente mostra chiaramente qualcosa di apocalittico. E l'apocalisse è quello che evoca il quintetto in questo assalto sonoro che non lascia prigionieri. Tre brani, di cui il primo è giusto una introduzione a quello che ascolteremo nei successivi 25 minuti. Forse il minutaggio breve potrà far storcere il naso ma c'è da dire che i nostri non mollano la presa neanche un attimo, sciorinando riff black metal e sporadiche aperture post (screamo? hardcore?) di inaudita violenza.
Forse non è un disco per puristi del genere ma più per coloro che appunto preferiscono la versione più "spirituale", "contaminata" e "nerd" e quindi meno "true" ma c'è da dire che il sound di "In One Of These..." non può lasciare indifferenti.
[Dale P.]
Canzoni significative: In One Of These..., Precipice.
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