Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock metal punk indie experimental pop elettronica

The Lovecraft Sextet - Miserere (Debemur Morti)

Ultime recensioni

Full Of Hell - & Andrew Nolan - Scraping The DivineFull Of Hell
& Andrew Nolan - Scraping The Divine
Defacement - DualityDefacement
Duality
God Bullies - As Above So BelowGod Bullies
As Above So Below
Five The Hierophant - ApeironFive The Hierophant
Apeiron
Jerry Cantrell - I Want BloodJerry Cantrell
I Want Blood
Demon & Eleven Children - Demonic FascinationDemon & Eleven Children
Demonic Fascination
Oranssi Pazuzu - MuuntautujaOranssi Pazuzu
Muuntautuja
Chat Pile - Cool WorldChat Pile
Cool World
Blood Incantation - Absolute ElsewhereBlood Incantation
Absolute Elsewhere
Alexander Gregory Kent - Teaches Dust to ReasonAlexander Gregory Kent
Teaches Dust to Reason
Human Impact - Gone DarkHuman Impact
Gone Dark
Akhlys - House Of The Black GeminusAkhlys
House Of The Black Geminus
Alora Crucible - Oak Lace ApparitionAlora Crucible
Oak Lace Apparition
Midwife - No Depression In HeavenMidwife
No Depression In Heaven
Julie - My Anti-Aircraft FriendJulie
My Anti-Aircraft Friend
Kollapse - ARKollapse
AR
Unto Others - Never NeverlandUnto Others
Never Neverland
Castle - Evil RemainsCastle
Evil Remains
Knoll - As SpokenKnoll
As Spoken
Uniform - Nightmare CityUniform
Nightmare City

The Lovecraft Sextet - Miserere
Titolo: Miserere
Etichetta: Debemur Morti
Anno: 2022
Produzione: Jason Kohnen
Genere: jazz / dark / black metal

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:



Ascolta Miserere





Il cosidetto "doom jazz" è un sottogenere di musica oscura che non è propriamente nè jazz nè doom ma che gli amanti di entrambi i generi non può non amare. Jason Köhnen (Celestial Season, Bong-Ra) ne è uno dei motori fin dai tempi dei Kilimanjaro Darkjazz Ensemble e con The Lovecraft Sextet ne porta avanti il discorso con sempre maggiore sicurezza e inventiva. Perchè "doom"? I tempi pachidermici, anzi codeinici, in primis. Il metronomo è praticamente assente e la batteria è più un contorno che la consueta energia vitale. L'oscurità. Nel doom jazz è tutto nero. Non a caso chiamato anche dark-jazz o noir-jazz, ogni nota che uscirà dallo stereo proietterà l'orologio nella notte più buia. Nei dischi di genere c'è un sentimento di "destino" imminente che non termina mai nel happy ending. E perchè jazz? Innanzi tutto l'ispirazione primaria viene da dischi rarefatti come "Ascenseur pour l'échafaud" di Miles Davis, uno dei capolavori minori del genio ma che ha ispirato una generazione di musicisti a suonare lento, caldo, soffuso e oscuro. Poi perchè la strumentazione è per la maggior parte acustica (esclusa synth ed elettronica varia) ed è suonata da jazzisti.

Ma il jazzofilo non può amare la voce black metal che appare qua e là a portare il "Miserere" in territori horror, nè l'oscurità impenetrabile e senza via di uscita. The Lovecraft Sextet sviluppa quindi un suono personale rispetto alla band madre e più malvagio rispetto ai maestri Bohren & Der Club Of Gore. Rimane però un lavoro di genere, molto di nicchia, adatto a chi sa ascoltare un suono che potrebbe sembrare stridente ad orecchie non allenate.

[Dale P.]

Canzoni significative: Domine, Humiliatum.


Questa recensione é stata letta 438 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



tAXI dRIVER consiglia

Wyatt E. - Al Beluti DaruWyatt E.
Al Beluti Daru
Mount Fuji Doomjazz Corporation - AnthropomorphicMount Fuji Doomjazz Corporation
Anthropomorphic
Bohren & Der Club Of Gore - Patchouli BlueBohren & Der Club Of Gore
Patchouli Blue