Diciamolo subito: "The Crusade", e in particolare i Trivium, è l'arma che Roadrunner usa per portare i vecchi metallari "spade, armonizzazioni, doppia cassa e assoli velocissimi" nel nuovo millennio. E lo fa con un prodotto ben costruito e ben prodotto (sugli standard metallari però) ma piuttosto innocuo e noioso.
Ovvio, per un pubblico abituato agli Iron Maiden, "The Crusade" potrebbe essere una rivoluzione (e lo è, basta guardare i portali metal mondiali per accorgersene) ma noi scafati ascoltatori ci poniamo molto modestamente un gradino avanti a loro.
Non ci facciamo impressionare da un vergognoso doppio pedale che più finto non si può, da assoli alla velocità della luce che non vogliono dire assolutamente niente, da riff che sembrano scarti dei vecchi Metallica, da linee vocali paraculo. Per noi il metal è un altra cosa, ed è sporca e cattiva, scorretta e imprevedibile.
Questo è "nuovo" metal da stadio. E noi preferiamo le cantine.
[Dale P.]
Canzoni significative: Detonation.
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