Spulciando fra le liste di fine anno mi sono imbattuto nei Black Sky Giant e nel disco "Planet Terror", il primo dei due pubblicati nel 2021 (l'altro è Falling Mothership). La copertina lovecraftiana mi ha sia intrigato che fatto pensare al classico gruppo "mastodon-tico" e ho approcciato il disco con un po' di scetticismo. Mi è bastato far andare il primo brano per fugare ogni dubbio: Black Sky Giant, che mi pare di capire sia una one-man-band, ricorda i dischi stoner rock che uscivano nei primi anni 2000, quelli immediatamente dopo il "boom" dei Kyuss / Fu Manchu. Ritmi blandi, chitarre heavy ma anche liquide, un suono che sembra uscire da una duna (probabilmente in Argentina, luogo natale del "gigante", c'è qualcosa di simile al deserto californiano). Se amate le produzioni più genuine del genere e non vi fate spaventare dal suono lo-fi, "Planet Terror" è un ascolto obbligatorio. Accendetevene una e lasciatevi andare.
[Dale P.]
Canzoni significative: Asteroid Hermit, Ghost Valley Truckers.
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