Finalmente il ritorno dei Funky Boys, che dopo un lungo silenzio premiano la nostra attesa con 16 brani freschi come una pioggia estiva. A sentirli suonare al Festivalbar, in TV, mi ero quasi rassegnata all'idea che i nostri avessero deciso di seguire una strada più agevole per restare sulla cresta dell'onda. Temevo una svolta verso sonorità ammiccanti e ruffiane, eccessivamente orecchiabili da un pubblico più ampio. Un po' come gli Incubus di Morning View (basta ascoltare il singolo "Are You In", con video annesso, per decretare un improvviso calo qualitativo di una band con all'attivo almeno due dischi validissimi). Tornando ai RH: quella sera preferii uscire di casa, spegnendo la TV, ma dopo poco comprai By The Way, distrattamente e senza aspettarmi troppo. Il primo ascolto non mi emozionò: non c'era molto di "hot" ed ero quasi rassegnata al decadimento di una delle fondamenta della musica che piace oggi. Mi sembrava che la carica che trasmetteva Blood Sugar Sex Magik si fosse esaurita, così come la capacità dei RH di sfornare un ennesimo bel disco. Avevo voglia di capire e di approfondire l'ascolto, tanto che traccia dopo traccia la mia opinione catastrofica iniziale ha subito una metamorfosi. By The Way è sulle orme di Californication, ma ha una marcia in più; i RH hanno avuto il coraggio di proseguire verso una strada che sicuramente farà storcere il naso a parecchi fans, affamati di quell'energia che la loro anima funky riusciva a fornire. Resteranno delusi coloro che si aspettavano un nuovo BSSM, un mix esplosivo di tracce che impediscono a chiunque di star fermi nella stessa posizione per più di dieci secondi. Ma questo, i RH, lo hanno fatto per almeno 10 anni. BTW è un disco positivo ma più riflessivo e vario dei precedenti successi, ed è importante capire che i RH hanno dimostrato di essere maturati. Bisogna capire, senza prescindere dai propri gusti, che un artista che voglia portare avanti un progetto, dimostrare un'idea o trasmettere un messaggio che lo caratterizzi dovrà sottostare ad una legge; che è un dovere, ma merita di essere interpretata dai destinatari di questo risultato artistico come un diritto: l'EVOLUZIONE. Chi è sicuro delle proprie capacità e ha il coraggio di mettersi in discussione è da ammirare, perchè permette a questo procedimento di manifestarsi: e i RH ne sono un esempio. Non sempre però i fans riescono ad accettare le trasformazioni necessarie di ciò che amano: come con le persone... Infatti credo che molti si fermeranno ad un ascolto superficiale, e sono liberissimi di farlo. Ma perderanno la possibilità di assaporare qualcosa di inaspettato e curioso: 16 tracce di vario tipo, dal pop al rock melodico, interpretate in chiave Redhottiana. E il risultato non passa assolutamente inosservato. I 4 mantengono il loro stile, dalla voce di Kiedis, ai cori di Frusciante, che non smette di incantare con le sue melodie inconfondibili, arrivando al groove sicuro e impeccabile di Chad Smith, fino alle linee di basso di Flea, che non sembra stancarsi di stupire, anche dal vivo. By The Way è un lavoro progredito, versatile e sempre orecchiabile e, come di consueto, prodotto alla perfezione dal fedelissimo Rick Rubin. Episodi curiosi sono la spagnoleggiante "Cabron"; "On Mercury", brano Ska che sarebbe bello ascoltare in un duetto con Gwen Stefani; e "Throw Away Your Television" con un giro di basso che abbraccia ritmiche tribali e forse un po'....dance?! oppure ballate come "Tear" o le dolcissime "Dosed, I Could Die For You" e l'ipnotica "Don't Forget Me". Tutti brani che ti fanno pensare: "ma sono i RHCP a suonare questo?" Ma non dimentichiamo ai conservatori affamati di una nuova "Give It Away" e compagne: "By The Way", "Can't Stop" e "Minor Thing" mantengono alto l'amore di una funky band che ci sta dimostrando una grande capacità compositiva libera da ogni clichè. E certo, i RHCP hanno i numeri giusti per gestire questo flusso creativo che sembra non lasciare mai senza nulla da comunicare e che sembra non finire mai di stupirci.
[Shizu]
Canzoni significative: tutte.
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