La colonna sonora di Blair Witch Project non è un classico score. In realtà, come dice il titolo, è una cassetta mista di Josh. Il film, infatti, non ha colonna sonora e l'unica musica che si sente è quella dell'autoradio di Josh prima di partire per i boschi. E' un'idea strana, ma in linea con la promozione del film, in cui ogni cosa deve essere più veritiera possibile. Ricordo quindi che prima dell'uscita del film nelle sale i produttori hanno creato una macchina promozionale inedita ma efficace: sforzarsi di far credere alla gente che tutto il film era reale e che i protagonisti erano realmente spariti. La "mista di Josh" è quindi un'altro mezzo del marketing degli autori. E che gusti ha Josh?? Un bel misto fra new-wave, dark, industrial, goth e cose piuttosto oscure. Apre la compilation uno splendido brano di Lydia Lunch ("Gloomy Sunday") ricco di umori notturni e dolci (ma inquietanti) aperture jazz. Sembra una compilation di un film di David Lynch, popolata da esseri strani e bizzarri, morbosi ma attraenti. I P.I.L. e gli Skinny Puppy sono asfissianti con il loro incedere martellante e per questo appropriati all'atmosfera del film. Bauhaus e Creatures, acustici, ci portano in lidi sognanti mentre i Laibach ci ridestano con il loro techo-goth-metal (francamente terribile). Stupisce ascoltare gli Afghan Whigs in una compilation del genere, ma loro risultano, comunque, tra i primi della classe in ogni contesto. La compilation da qui in poi terminerà senza sussulti con contributi di Type O Negative, Meat Beat Manifesto e altri. In conclusione un disco per gli amanti del film, delle sue atmosfere, ma, in realtà, niente di realmente imperdibile.
[Dale P.]
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