In attesa di assaporare con tutta calma il come-back discografico dei seminali Will Haven (a cui, oggi, il mondo musicale deve molto), 3/4 di loro ingannano il tempo con questo progetto intitolato "The Abominable Iron Sloth".
Il disco deve essere preso per quello che è: un divertissement.
Con questo spirito possiamo assaporare meglio le nove composizioni che formano quest'esordio. Per prima cosa cancelliamo dalla testa ogni velleità di originalità, la band sembra un tributo a luride band come Eyehategod e Iron Monkey, tanto da sfiorarne il plagio. Dato che di sludge/stoner/doom non ce n'è mai abbastanza possiamo certamente chiudere un occhio...
Il disco quindi è un tributo sincero alla musica più underground e viscerale mai esistita, ed è una bella cartina tornasole sullo stato di saluto dei Will Haven.
In attesa del ritorno possiamo ascoltarci questo disco, senza aspettarci un capolavoro (anzi), e magari facendovi tornare voglia di certe sonorità che non adrebbero mai perse. Sarà un caso che mentre scrivo queste parole lo stereo sta vomitando "Supagorgonizer" degli Iron Monkey?
[Dale P.]
Canzoni significative: I Am The Carcass, Climax Of The Nightmare.
|