Con quel logo, il senso di mistero, la proposta musicale i francesi Aluk Todolo hanno un seguito di culto che non vogliono tradire e, allo stesso tempo, non sono intenzionati ad allargare. Il loro approccio alla materia lo auto definiscono "occult rock" (come il titolo di un loro album) ma non ha niente a che vedere con Ghost o Death SS o Devil Dolls. Il trio in questione si muove in un contesto 100% psichedelico a cui innestano variazioni più o meno debitrici del black metal e del post-metal. Tanti riverberi, tante chitarre mandolino, arpeggi sinistri e una base che non molla mai il colpo. La versione malvagia degli Gnod? La versione rock degli Oranssi Pazuzu? In un certo senso si.
Il nuovo lavoro, Lux, è composto da 6 variazioni sul tema che fluttuano senza soluzione di continuità per quasi 40 minuti. Musica da ascoltare aspettando le gelate invernali.
[Dale P.]
Canzoni significative: Lux 2, Lux 4.
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