Per molti grunger affezionati al sound heavy di Soundgarden e Alice In Chains lo stoner rock è stato un po' la natura prosecuzione del genere. Prima i Kyuss, poi i vari Dozer e Graveyard, per citarne un paio al volo, hanno portato avanti quel sound debitore degli anni 70 ma suonato con potenza e freschezza, ricco di melodie affascinanti, voci emozionanti e riff scolpiti nella pietra. Ma anche band sludge, apparentemente lontane, come Baroness e Kylesa non hanno mai nascosto la loro devozione verso quel tipo di approccio.
Come i francesi Abrahma anche i loro compaesani Appalozza questa lezione l'hanno imparata bene e riassumono nel loro secondo disco due decenni di "alternative metal". La copertina "baizley-ana" ad opera del cantante chitarrista Sylvain Morel è una chiamata alle armi. Ma dentro non troverete lo sludge di scuola "Savannah", o meglio, non solo quello. Ci sono i Red Fang e i Queens Of The Stone Age suonati con enfasi alla Soundgarden, momenti quasi progressivi e una struttura che rifugge il classico schema strofa-ritornello-assolo.
Sia chiaro è un disco underground che non può rivaleggiare con i mostri sacri ma "The Holy Of Holies" saprà donare un bel po' di emozioni agli ascoltatori meno snob.
[Dale P.]
Canzoni significative: Nazareth, Conquest.
|