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Partiti come nomi minori della musica occulta degli ultimi 15 anni, i Castle grazie alla loro perseveranza sono diventati una realtà inossidabile trattati con tutti quei favori destinati solitamente ai veterani della scena. La corposa discografia viene arricchita con "Evil Remains" e mostra una band ormai sicura dei propri mezzi, in grado di spaziare fra i generi dell'hard rock senza suonare macchiettistici. All'interno degli otto brani si sente l'irruenza ignorante dei Motorhead, la classe dei primi Judas Priest, l'oscurità dei Black Sabbath suonato con il piglio sporco ma spirituale di un Wino. La bella voce Elizabeth (che rimanda un po' ai Jex Thoth) fa coppia con quella più roca di Mat Davis aggiungendo varietà ad una proposta che non manca di dinamismo. E' musica riff-oriented che sarà amata dai metallari più tradizionalisti ma che strizza l'occhio anche ai fan del doom primordiale e dello stoner più heavy.
[Dale P.]
Canzoni significative: Black Spell, Nosferatu Nights.
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