Grief sono tra i nomi fondamentali della prima ondata sludge, contemporanei di Eyehategod e Crowbar. Dopo aver pubblicato 5 dischi putrescenti si sono sciolti nel 2001. Si sono riuniti nel 2005 ma a parte un paio di nuove canzoni non è scattata la scintilla per rimettere il progetto in moto a tempo pieno. Nel 2017 Chuck Conlon (batteria) e Terry Savastano (chitarra) hanno deciso che era tempo di riportare in giro il sound malefico della band e hanno iniziato a farsi chiamare "Come To Grief". Finalmente, a distanza di 5 anni, hanno pubblicato l'atteso debutto "When The World Dies". Atteso ovviamente da parte di una manciata di marci barbuti sdentati che non saranno delusi da questo nuovo dischetto.
Cosa aspettarsi da un gruppo sludge di anzianotti? Groove, riffoni e violenza. Non c'è nessun orpello che possa distinguere questo disco da un album uscito nel 1995, produzione di Kurt Ballou a parte. La band suona compatta e anche i nuovi elementi svolgono bene il loro compito. Se vi manca il sound sludge originale e avete gradito anche gli ultimi lavori di Eyehategod e Crowbar non lasciatevi scappare "When The World Dies". In caso contrario preparatevi a parecchi mal di testa.
[Dale P.]
Canzoni significative: Death Can't Come Soon Enouth, Scum Like You.
|