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I Distillers pian pianino si stanno ritagliando un posto di rilievo nella scena rock mondiale. Partiti come gruppo punk ispirato da Dead Kennedys, Discharge, Germs e Clash si sono pian pianino evoluti e raffinati trasformandosi nella versione 2003 delle Hole. I Nirvana, infatti, sono il nome che viene più in mente ascoltando la concisione con cui la bella Brody costruisce i suoi brani. Strofa, ritornello, strofa, ritornello, assolo, ritornello. Per far questo senza annoiare bisogna avere un grande talento melodico e un bel po' di malizia. Gli 11 brani sono un concentrato di punk/grunge di grande impatto, suonato alla grande e cantato ancora meglio (sempre che vi piacciono le voci urlate/gracchiate). L'esordio major non ha fatto altro che focalizzare meglio le canzoni della band. 10 potenziali singoli (l'ultimo brano è puro white noise di 12 minuti!) tra Hole, Nirvana, Green Day, Foo Fighters e L7. Ultima cosa: quanto dovremo aspettare per vedere Brody in mezzo ad un disco dei QOTSA??
Canzoni significative: The Gallow Is God, The Hunger
[Dale P.]
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