Nel 2014 Runhild Gammelsæter e Lasse Marhaug, amici da una vita, realizzarono il particolare "Quantum Entanglement" per Utech Records, otto anni dopo rieccoli con il più complesso "Higgs Boson". I due norvegesi sono maestri della sperimentazione più cupa: Lasse ha pubblicato un centinaio di dischi a suo nome e messo mano ad oltre 1000 uscite, mentre Runhild spero che ve la ricordiate nei Thorr's Hammer e nei Khlyst nei meravigliosi primi anni del drone metal più luciferino.
Come potete immaginare Runhild e Lasse non suonano musica allegra ma è comunque ricca di suggestioni cinematografiche, fantascientifiche, spaziali, fisiche, magiche racchiuse nei solchi del disco (curato visivamente da Stephen O'Malley) e nella costruzione dei suoni che potrebbero interessare i fan di Jóhann Jóhannsson, Hildur Guðnadóttir e del resto del catalogo Ideologic Organ. La voce sepolcrale di Runhild qui è rimaneggiata e assomiglia più a quella di Diamanda Galas che al cantante brutal-death che ci aveva fatto innamorare più di 20 anni fa, dandole una nuova veste duttile e più "matura".
"Higgs Boson" è un disco che ha bisogno di tempo per sedimentare ma se affrontato nel modo giusto vi svelerà pian piano una ricchezza di contenuti stupefacente: non è solamente un ottimo disco da ascoltare leggendo un vecchio numero di Urania.
[Dale P.]
Canzoni significative: Static Case, Ondes De Fase.
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