Home [ Recensioni ] News Speciali Live Reports Etichetta Negozio Radio
  rock metal punk indie [ experimental ] pop elettronica

Jerusalem In My Heart - Qalaq (Constellation)

Ultime recensioni

Alexander Gregory Kent - Teaches Dust to ReasonAlexander Gregory Kent
Teaches Dust to Reason
Human Impact - Gone DarkHuman Impact
Gone Dark
Blood Incantation - Absolute ElsewhereBlood Incantation
Absolute Elsewhere
Akhlys - House Of The Black GeminusAkhlys
House Of The Black Geminus
Alora Crucible - Oak Lace ApparitionAlora Crucible
Oak Lace Apparition
Midwife - No Depression In HeavenMidwife
No Depression In Heaven
Julie - My Anti-Aircraft FriendJulie
My Anti-Aircraft Friend
Kollapse - ARKollapse
AR
Unto Others - Never NeverlandUnto Others
Never Neverland
Castle - Evil RemainsCastle
Evil Remains
Knoll - As SpokenKnoll
As Spoken
Uniform - Nightmare CityUniform
Nightmare City
Uniform - American StandardUniform
American Standard
Aluk Todolo - LuxAluk Todolo
Lux
Gnome - Vestiges of Verumex VisidromeGnome
Vestiges of Verumex Visidrome
Slomosa - Tundra RockSlomosa
Tundra Rock
Jesus Lizard - RackJesus Lizard
Rack
Pyrrhon - ExhaustPyrrhon
Exhaust
Coltaine - Forgotten WaysColtaine
Forgotten Ways
Fontaines D.C. - RomanceFontaines D.C.
Romance

Jerusalem In My Heart - Qalaq
Titolo: Qalaq
Etichetta: Constellation
Anno: 2021
Produzione: Radwah Ghazi Moumneh
Genere: experimental / elettronica / folk

Voto:
Produzione:
Originalità:
Tecnica:



Ascolta Qalaq





Nel vedere il bicchiere mezzo pieno della pandemia che ha colpito tutto il mondo potremo ringraziarla per aver spinto i musicisti a prendere nuove strade. Mentre le band "normali" hanno perso per l'impossibilità di vedersi, i solisti hanno realizzato dischi in solitudine o tramite insperate collaborazioni nate virtualmente.

Per esempio "Qalaq", nuovo album di Radwah Ghazi Moumneh aka Jerusalem In My Heart, è costruito proprio sfruttando la possibilità di collaborare tramite scambi di file.

Ad aprire il disco il devastante drumming "free metal" di Greg Fox, già nei Liturgy, Ben Frost, Zs, Ex Eye, Colin Stetson. Già "Abyad Barraq" basterebbe per mettere questo disco fra le cose più belle dell'anno. Il resto del programma non è da meno e vede la presenza di pesi massimi come Beirut (nell'evocativa "Istashraqtaq"), Lucrecia Dalt (nella soffusa "Tanto"), Moor Mother, Tim Hecker e musicisti da tutto il mondo che arricchiscono un prodotto che ha il suono di una rinascita dalle ceneri di una guerra. Una rinascita decisamente polemica dato che le tematiche sono tutte ispirate al controverso governo del Libano.

"Qalaq" è un disco che poteva nascere così solo nel 2021.

[Dale P.]

Canzoni significative: Abyad Barraq, Ana Lisan Wahad.

Questa recensione é stata letta 452 volte!
Voto utenti:
Vota Questo Disco:



tAXI dRIVER consiglia

Alto Arc - Alto Arc EPAlto Arc
Alto Arc EP
Pan Daijing - JadePan Daijing
Jade
Jerusalem In My Heart - QalaqJerusalem In My Heart
Qalaq