Con un nome come Mammoth Weed Wizard Bastard non sono mai stati presi troppo sul serio eppure sono uno dei gruppi doom più interessanti attualmente in attività. A causa di cambi di lineup e sfighe varie (l'infarto del chitarrista Paul Michael Davies post Covid) decidono quindi di ripartire con il nome compresso di MWWB, testimoniando che se in fase di scrittura della musica la band sa essere originale ma in fase di scelta di nome purtroppo no.
Cosa ha di interessante il sound dei gallesi rispetto alle decine di band di genere che riempiono le nostre playlist? Sicuramente un approccio psichedelico trasversale che pesca dal suono sci-fi di John Carpenter alle ispirazioni classiche ma sempre efficaci dei Pink Floyd. Oltre che ad un vocalità dream-pop e ad un approccio pachidermico al riff. Il tutto dona una dinamicità inusuale in un genere solitamente monolitico e privo di sorprese sebbene con le lancette del metronomo lasciate oscillare ampiamente.
Non è ancora un disco capolavoro ma un lavoro ricco di idee inusuali che potrebbero far innamorare più di un ascoltatore.
[Dale P.]
Canzoni significative: Logic Bomb, Strontium.
|