Prima di recensire l’album una premessa sulla band è d’obbligo.
Il mio giudizio sugli Stones è quello che la band è sempre stata Richard dipendente, per quanto Mick cerchi di mettersi sempre davanti, ma del resto
se gli Stones sono quello che sono lo devono soprattutto ai riff dannati di Keith.
Che vi devo dire, ho un debole per questo monumento del rock.
Forse negli ultimi anni, il ruolo di Jagger nella band ha acquisito maggior rilievo e questa vuole essere la giusta premessa per interpretare il nuovo album.
Questa premessa vuole chiarire che se siete alla ricerca dei riff ispirati di Richard dovete abbandonare immediatamente l’ascolto di A BIGGER BANG e rituffarvi nella loro trascorsa discografia fino ad EXILE ON MAIN ST.
Tuttavia brani come “Rough Justice”, “Let Me Down Slow” dimostrano altresì come band non abbia perso lo smalto nonostante il trascorrersi del tempo e come direbbe un tale, la domanda che sorge spontanea, è la seguente… ma come “c…o” fanno?
E’ sempre una goduria ascoltare ogni loro prodotto la batteria stilisticamente perfetta di Charlie Watts, l’energia di Mick, vedere Richard ancora in piedi imbracciare la sua stratocaster; c’è da commuoversi ascoltando la sua ballata “This Place Is Empty” con una voce che dir logorata è un complimento…che meraviglia!
Anche la ballata “Streets of love” alla “Angie” è il classico hits da accendino. Che strano effetto fa invece sentire Keith nel groove da disco di “Infamy” spezzato dall’armonica di Jagger.
Quello che alla fine ti lascia l’album è una stuzzicante voglia di Stones e se questa produzione rappresenta la possibilità per vederli in tour credo che ciò possa essere un altro elemento per appoggiare positivamente l’album.
Certo c’è da dire che 16 brani sembrano forse esagerati, in fondo sarebbe stato meglio alleggerirlo anche perché almeno 5 o 6 di questi come “Laugh, I Nearly Died”, “Dangerous Beauty”, “Back Of My Hand”, “She Saw Me Coming”, “Look What The Cat Dragged In” sembrano un riempitivo e riciclaggio dei successi passati, in” soldoni”, inutili.
Questo comunque non intacca il mio giudizio finale di tre stelle e un arrivederci alla prossima estate.
[Steliam]
Canzoni significative: This Place Is Empty Streets of love Infamy
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