L'etichetta Elektrohasch di Stefan Koglek dei Colour Haze pur avendo rallentato la sua produzione continua a non sbagliare un colpo. My Sleeping Karma, Rotor, Hypnos69, Causa Sui, Josiah sono tutte band che fanno della psichedelia una base di partenza per sviluppare jam, riff ipnotici o semplicemente ottime canzoni e hanno trovato rifugio sicuro in Germania.
I Sungrazer sono olandesi e hanno debuttato l'anno scorso con un disco omonimo. Ora e' giunto il momento di Mirador, arrivato per cementare un culto in via di espansione.
Pensate ai Kyuss rilassati di And The Circus Leaves Town, una voce "stoned" come quella di Josh Homme nel primo dei Queens Of The Stone Age, canzoni che non vedono l'ora di partire per viaggi psichedelici, effettaci seventies.
Mirador e' diviso in due parti: la prima decisamente piu' rock e orecchiabile con brani brevi e di impatto come "Wild Goose", "Octo" e "Goldstrike". La seconda e' decisamente psichedelica, con brani dilatati fino ai tredici minuti di "Behind".
Sungrazer ricordano la prima scena post-Kyuss in cui le band suonavano piu' o meno tutte uguali, ma che trasmettevano l'eccitazione di qualcosa di indefinito, di incompleto e di appassionato. Se vi manca quella sensazione ormai persa, fate vostri i Sungrazer. Altrimenti lasciate stare. Ma Mirador non ha date di scadenza, un domani potreste rischiare di scoprirlo, datandolo erroneamente 1999. Ma godendo uguale.
[Dale P.]
Canzoni significative: Behind, Wild Goose.
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