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Ascolta The Return Of Magik
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Rwake sono stati uno dei gruppi più importanti nel traghettare lo sludge primitivo in qualcosa di diverso, profondo e complesso. La band si forma nell'Arkansas a metà anni 90 e dopo un disco autoprodotto nell'ormai vetusto formato CD masterizzato (Absence Due To Projection) esordiscono nel 2002 con l'ottimo Hell Is A Door To The Sun. Erano gli anni in cui Relapse dettava legge sulla musica estrema e musicalmente Mastodon e Neurosis stavano facendo capire a tutti che il vento del metal era cambiato e la strada paludosa dello sludge poteva essere attraversata senza paura. A Relapse i ragazzi ci arrivarono con il quarto disco "Voices Of Omens" che ce li consegnò come degni di essere affiancati ai neonati Baroness e Kylesa. Effettivamente la formula è sempre stata progressiva ma sicuramente più estrema rispetto alle band citate fin qui. Se dobbiamo fare un paragone attuale direi che il nome più affine potrebbero essere i Thou. Ma se i Thou mantengono una forma canzone sapendo come farsi ascoltare anche da chi non mastica troppo il genere i Rwake non badano troppo al minutaggio e al ritornello. O a farsi ricordare. Ecco perchè a 10 anni da Xenoglossalgia dei Rwake non si ricordava proprio nessuno. E ben pochi hanno accolto con curiosità questo "The Return Of Magik". E, invece, è l'ennesima conferma della superiorità della proposta Rwake che nei quasi 55 minuti infila un po' tutto quello che è considerabile metal underground senza disdegnare epicità e la giusta dose di marciume. Rwake si confermano una delle 10 entità sludge migliori di tutti i tempi.
[Dale P.]
Canzoni significative: The Return Of Magick, Distant Constellations.
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