Parliamoci chiaro: se scrivo che LE Gallhammer sono un trio di ragazze giapponesi dedite al culto del black metal non le state inserendo senza pensarci due volte nella vostra personale lista di band preferite di tutti i tempi?
Per di più citanti già nel moniker (massì parliamo come nelle riviste metal!) gli dèi massimi del black metal primigenio ovvero gli Hellhammer di Tom G. Warrior successivamente nei mitici Celtic Frost?
Ma ascoltando con attenzione "Ill Innocence" il nostro entusiasmo non verrà mitigato dalle qui presenti sonorità brutali ma ingenue, malate ma al confine con il trash (non il genere eh?), chitarre bassissime e grezze come non si sentivano da Ozma dei Melvins, senso del tempo tendente al doom e all'alternative più che alle cavalcate da doppio pedale e un songwriting sbilenco ma dannatamente incisivo.
Musica che si prende sul serio ma non troppo, quasi quanto un film di Sam Raimi, che sembra uscire da una oscura etichetta di vent'anni fa (o anche più) quando pose metal erano sinonimo di rock grezzo e puzzolente e non di fighette che cantano in falsetto.
Lunga vita alle Gallhammer, regine incontraste del vero metal. Black o meno non importa...
[Dale P.]
Canzoni significative: tutte.
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